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Fès - Meknès

Fès, la più grande e antica città imperiale del Marocco è anche la più bella secondo noi.  La medina d Fès el-Bali è la più grande città medievale del mondo con i suoi vicoli tortuosi, i mercati coperti, le moschee, le mederse, le concerie. Non vi basterà un solo giorno per visitarla, lasciatevi guidare dal vostro istinto e lasciate stare le false guide che vi porteranno alla fine nel loro negozio. Come in tutte le città marocchine, ma qui soprattutto, le bellezze della città sono nascoste all'interno. Se potete, andate a dormire in qualche riad, un muro scrostato all'esterno racchiude spesso un tesoro.

 
 

 

 

A sinistra la Medersa di Bou Inania, a destra la Medersa el Attarine
Sotto due riad nella medina dove siamo stati molto bene, il Dar Touria e il Dar Melody.


Scene delle concerie: lo stoccaggio, il lavaggio, la concia, quindi la tintura, l'essicazione, la lavorazione ed infine la vendita. La puzza di animali morti è insopportabile, le condizioni di lavoro delle persone inumane.

Fès. Alcuni artigiani nel souq dell'argento e del bronzo

A pochi chilometri da Fès si trova l'altra città imperiale di Meknès (in tutto le città imperiali del Marocco sono 4 in ordine di bellezza: Fès, Marrakesch, Meknès e Rabat). Meknès è molto più tranquilla di Fès e la sua medina molto più piccola e angusta. Anche le mederse sono peggio conservate di quelle di Fès. A nord di Meknès le rovine romane di Volubilis valgono un giro se non avete visto quelle che ci sono in Italia.

Meknès. Bab el Mansour, la porta della città e la Place el Hedim, il cuore della medina

 

Medio Atlante

Il Medio atlante è quella catena montuosa compresa tra Kenifra e Taza. Più a nord-est e più bassa dell'Alto Atlante, riceve più precipitazioni ed è quindi più ricca di vegetazione , laghi e torrenti. Nella parte più orientale ci sono le zone meno battute, con il parco della Tazzeka e i monti del Bou Iblane ideali per lo scialpinismo.

A 50 km a sud di Fès si raggiunge Ifrane. Una cittadina costruita negli anni 30 da quei francesi benestanti e nostalgici dei villggi delle Alpi. Sembra di uscire dal Marocco ed entrare per un momento in Savoia. In inverno i marocchini più benestanti vengono a sciare su quelle 4 pistine ma soprattutto vengono a passare le vacanze in lodge alpini da 500 euro a notte. A poca distanza, al souq settimanale di Azrou, chi puo arriva dai villaggi vicini con i carretti trainati dai muli.
Da qui o nella più autentica Azrou si puo alloggiare per poter visitare tutta la zona (B&B consigliato) .

Il Circuito dei Laghi offre un bucolico percorso da farsi in auto (meglio in bici) intorno ad alcuni laghetti. Più interessante è il Circuito dei Cedri dove si puo passare l'intera giornata nella Foresta dei Cedri tra laghi, panorami e incontri con diversi animali tra cui macachi, tartarughe e vari tipi di anatre e uccelli. Continuando verso Kenifra (ovest), lungo il circuito dei cedri, si arriva alle sorgenti del fiume Oum Er-Rbia, in cui centinaia di persone mangiano e si riposano sulle sponde dei torrenti che sgorgano dalle rocce.

Qui sotto il Lago di Dayet-Ifrah sul Circuito dei Laghi, ricoperto di fiori acquatici, a destra il Lago di Afenourir, molto suggestivo all'inizio del Circuito dei Cedri e poi ancora scimmie e tartarughe verso il Lago di Ouiouane.
I macachi (Macaco di Barberia) appartengono ad una popolazione una volta diffusa in Europa ma che con l'ultima glaciazione  migró una parte in Asia, dove si espanse, e una parte in Nord Africa dove rimase "intrappolata" tra il Mar Mediterraneo e il Deserto del Sahara. Il ceppo nordafricano conta oggi circa 15000 individui di cui  l'80% vive qui, il resto nell'Alto Atlante e nel Rif. Sotto un macaco che si scappera e alla fine gusta il "frutto" del suo lavoro.



Le sorgenti de l'Oum El-Rbia. E' interessante vedere l'acqua sgorgare dalla roccia, ma ancora di più vedere tutte quelle costruzioni in legno e paglia dove i marocchini vanno a mangiare i vari tajine, bere il té, dormire, insomma passare l'intera giornata in famiglia sdraiati lungo questi torrenti

Cento km a est di Fès si trova il Parco Nazionale della Tazzeka (un po' trascurato per essere un parco nazionale direi). Sicuramente poco turistico e poco frequentato, si possono fare escursioni nelle foreste di querce, visitare la grotta di Friouato o semplicemente girare per i villaggi sperduti intorno il Jbel Tazzeka. Vale la pena se vivete in Marocco e cercate un diversivo, altrimenti lasciate perdere.

Qui sotto l'ingresso della Gouffre du Friouato, la più grande grotta dell'Africa Settentrionale. Villaggi sulla piana di Tazzeka

 

Il Rif


Per la sua posizione e per il fatto che questa parte del Marocco è stata per lungo tempo sotto la dominazione portoghese e spagnola, il Rif conserva tuttora una forte impronta spagnola. Gli edifici, la lingua e la cucina derivano dalla Spagna. Due città, Ceuta e Melilla sono ancora enclavi spagnole.

Cominciamo con la città più bella: Chefchaouen. Gli edifici bianchi e blu, le stradine tortuose e le piccole botteghe, un piccolo gioiello spagnolo piacevole da visitare. Noi ci abbiamo passato un po' di giorni poichè da qui è possibile far base per visitare il Parco Nazionale di Talassemtane, ideale per escursioni in tutte le stagioni. In più nella zona di Akchour, qualche chilometro da Chefchaouen, ci sono anche stupende falesie per arrampicare.

Chefchaouen. Blu, mosaici, vicoli e ancora tanto blu. Un mix rilassante che si distacca dal tipico cliché marocchino...anche se i personaggi non tradiscono.

Sopra la parete Caiat ad Akchour, dove ci sono un centinaio di vie tracciate da arrampicatori spagnoli di alta difficoltà (6c/7a) con tratti di artificiale. Sotto alcune foto prese nelle escursioni nel Parco di Talassemtane. La più famosa e facile al Ponte di Dio, un'incredibile ponte naturale 50 metri sopra il fiume che si raggiunge dopo 1h30 dal parcheggio di Akchour (foto grande). Un'altra bell'escursione di 6 ore alle cascate del Kelaa. Nella foto qui a sinistra alcuni macachi climbers.

Poco più a nord si trova Tetouan che offre una bella medina da visitare. Si dice che sia famosa per le numerose moschee ma non essendo fedeli non le abbiamo potute vedere.

All'estremità nord verso la Spagna si trova l'enclave spagnola di Ceuta (Sebta se venite dal Marocco). Per arrivare dovete attraversare la frontiera e una volta "di là", parlerete spagnolo, comprerete ogni cosa in euro e senza tasse ma soprattutto se vivete in Marocco potrete "staccare" la spina per un week end: strade pulite, auto che fanno la coda in modo civile, pedoni che attraversano tranquilli sulle strisce pedonali, camere di albergo belle ma soprattutto funzionanti, donne con gambe e braccia scoperte... tutte cose normali, ma che dopo un certo periodo in Marocco si apprezza.