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Dopo un viaggio nel 2009, abbiamo vissuto a Casablanca per 4 anni, un'occasione per conoscere e capire un paese affascinante e pieno di contrasti ma con molte contraddizioni, in cui la religione permea la vita di tutti i giorni

Caldo, Aurélie, Julie e Anouk.

Maggio 2011 - Giugno 2015

Informazioni
Contrasti sociali e geografici

Lascio ai libri e alle guide i fatti, la storia e le cose assolutamente da vedere. Per noi il Marocco è la terra dei contrasti e delle contraddizioni. Quando siamo arrivati nel 2011 eravamo in piena primavera araba ma il paese ne è uscito indenne grazie ad un colpo di genio attuato da Sua Maestà Mohammed VI che ha fatto cambiare e approvare una nuova costituzione nel 2011 che assegna il potere legislativo ad un parlamento (anche se in realtà il re detiene ancora gran parte del potere) e mettendo a capo del governo qualcuno che ha preso tutta la responsabilità della situazione precaria del paese salvando lo stesso sovrano e il paese. Più o meno lo stesso che fece suo padre Hassan II negli anni 80, che dopo aver "assistito" al massacro di un centinaio di persone e all'imprigionamento di 5000 dissidenti ha costituito la Commissione per la Verità e la Riconciliazione per investigare sul mancato rispetto dei diritti umani durante il proprio regno.
Oggi comunque la maggior parte dei marocchini ama il suo re e il paese è il più stabile della regione.

Tra le contraddizioni economico politiche il Marocco è il paese arabo più tranquillo a livello sociale ma quello con il tasso di analfabetismo più elevato ed addirittura tra gli ultimi 30 paesi al mondo (40 % contro per esempio il 25 % della Tunisia e dell'Egitto e addirittura il 20% della Siria). A Casablanca e Rabat circolano più Porsche Panamera, Porsche Cayenne e carretti tirati dai muli che in qualsiasi altra città europea . Baracche e ville con piscine coabitano a qualche centinaio di metri le une dalle altre ma le statistiche ufficiali registrano un tasso di disoccupazione del 10%, più basso in confronto ai paesi confinanti e all'Europa di oggi.

Tradizione e religione si contrappongono e coesistono con tutto quello che arriva dall'occidente. Vicino al "Morocco Mall", il più grande centro commerciale di lusso di Casablanca sorge un Marabout dove le donne si recano per donare in sacrificio animali allo scopo di trovare un marito. Tale vicinanza si dice faccia scappare di notte i manichini nei negozi del centro commerciale....Animismo e Islam si mischiano volentieri negli strati bassi della popolazione e all'interno del paese.
Sgozzare animali è una pratica antica piuttosto comune nei villaggi per scacciare il diavolo. La maggior festa islamica d'altronde, quella dell'Aïd el Kebir commemora la sottomissione di Abramo a Dio che accetta di sgozzare suo figlio Ismaele, ma che all'ultimo momento viene scambiato dall'arcangelo Gabriele con un montone. In ricordo di questo, tutte le famiglie marocchine oggi sgozzano un montone in questo giorno: il buon padre di famiglia prende il montone, gli gira la testa verso La Mecca e pronunciando le parole "Bismillah Allah Akbar" (Per grazia di Dio, Dio è grande), gli taglia la gola (ma senza pero fargli vedere il coltello !) e, con la bestia cosciente, lascia colare il sangue dalla gola fino a che l'animale cade morto a terra. Ogni anno, nel solo Marocco, 6 milioni di montoni vengono sgozzati in questo giorno. Per far fronte a questo fabbisogno il Marocco é costretto a sfruttare al di la delle proprie capacità i pascoli disponibili. La forte crescita demografica degli ultimi 50 anni è responsabile dell'aumento del numero dei greggi con una rottura degli ecosistemi già fragili delle zone aride.



Foto da casapost.wordpress.com

La religione permea la vita quotidiana, le preghiere 5 volte al giorno, il Ramadan (digiuno completo per un mese intero), la Chabane (purificazione prima del Ramadan per 2 settimane), le varie feste religiose, le espressioni linguistiche. Ogni riferimento con il futuro finisce con "Inshallah", "Se Dio vuole"...."ci vediamo domani alle 8 inshallah". Eppure la menzogna è il pane quotidiano, la truffa frequente, la mancanza di rispetto per il prossimo è la regola. Ipocrisia o cultura ?

La famiglia è la cosa più importante per un marocchino. Il saluto stesso dura almeno 1 minuto. Come stai ? La famiglia sta bene ? I figli ? Se non ti conoscono: sei sposato ? Quanti figli hai ? tutte domande che potrebbero offendere la tua privacy ma che invece fanno parte di un rituale che serve a mettere in primo piano la famiglia. Non che in realtà alla maggior parte delle persone gliene importi molto della tua famiglia ma è ipocriticamente giusto fare tutte queste domande ogni volta. La famiglia tradizionale al completo (genitori, nonni, parenti, nipoti) vive assieme in un solo appartamento. Il salone con divani immensi è il centro della casa dove viene offerto il té che in Marocco è molto dolce e al sapore di menta. 

Nonostante la famiglia sia considerata al centro dell'attenzione, non proprio al centro si trovano le donne e i bambini. La religione islamica sta imponendo piano piano alle donne le sue leggi, le donne col velo aumentano giorno dopo giorno e le ingiustizie verso le donne non si fermano nonostante la costituzione proclami la parità dei sessi. Da uno studio dell' Haut-Commissariat au Plan presentato nel 2011 più di 6 milioni di donne (62%) hanno subito un atto di violenza. L'articolo 475 del Codice Penale Marocchino permetteva (fino al 2013) al violentatore di una donna minorenne di sposare la sua vittima per evitare la pena. Per questo, Amina F., una ragazza di 16 anni si è suicidata nel marzo 2012 dopo essere stata violentata e costretta a sposare il suo violentatore. "Grazie" a questo sacrificio nel 2014 questa folle legge è stata abolita. Ad oggi le donne non hanno diritto all'eredità familiare. Per questo è molto importante avere almeno un figlio maschio.

Per quanto riguarda i bambini si sta facendo molto per l'istruzione ma se i bimbi nascono al di fuori del matrimonio, non c'è speranza per loro. Se la madre poi non riesce a mantenerli possono solo sperare di essere adottati da qualche famiglia benestante marocchina (molto raro). L'adozione da parte di una famiglia all'estero è vietata per evitare che i bambini ricevano un'educazione non musulmana. Cosi l'80% di loro rimane sotto la soglia della povertà e/o diventa un delinquente (ma almeno non corre il rischio di non essere musulmano...)

Il Marocco è il più grande esportatore mondiale di droga. L'hashish rappresenta un giro d'affari di circa 10 miliardi di euro. I campi, tutti nelle montagne del Rif, sono visibili a tutti e ognuno puo comprare "kif" ad ogni angolo. Di polizia nemmeno l'ombra, pero, ancora una volta, il Marocco proibisce la vendita e il consumo di ogni droga. La stessa cosa per la contraffazione, ogni settimana si vendono 600.000 CD pirata, i medicinali sono contraffatti nelle stesse farmacie ufficiali; i pezzi di ricambio di automobili si vendono quasi solamente quelli contraffatti (spesso anche nel garage della casa madre). Tutto questo è vita comune eppure il Marocco nel 2011 ha aderito all’Accordo Commerciale Anti-Contraffazione di Tokjo.

Il Marocco pero è un bellissimo paese, pieno di contrasti e colori che si contrappongono. Qui si possono ancora esplorare le montagne come lo hanno fatto i nostri nonni nelle Alpi e guardare all'orizzonte e non vedere che spazi ancora incontaminati e vallate percorse che da carretti tirati da muli. Un paese dove dalle cime innevate dell'Atlante lo sguardo spazia dalle dune del deserto alle coste dell'Atlantico. Il periodo migliore in generale è la primavera da febbraio a giugno, dove il bianco dei mandorli e il verde dei campi e delle vallate fa da contrasto con il rosso ocra delle montagne. In estate e autunno, dopo che il sole ha bruciato tutto, siamo invece di fronte ad una tonalità piuttosto monocromatica. Anche le escursioni diventano più monotone e faticose. Inoltre, cosa non da poco in Africa, e contrariamente a quello che si crede, è un paese assolutamente sicuro dove (per ora) è possibile recarsi in villaggi remoti senza alcun timore.

Un discorso a parte merita la circolazione e i trasporti. Molti marocchini hanno comprato la patente, molti infatti non potrebbero neanche passare l'esame essendo analfabeti. A detta degli stessi abitanti, i marocchini non guidano... si evitano. Occorre non avere fretta, guidare piano e nelle città seguire il flusso inconsistente delle auto che ti precedono e ti sorpassano da tutte le parti. In autostrada si puo sorpassare anche a destra della corsia di emergenza quando c'è coda. I poliziotti sono dappertutto ma sono inutili davanti ad una cultura del menefreghismo e ad una mancanza diffusa del senso civico. Una multa viene data per poche infrazioni: eccesso di velocità (ci sono laser dappertutto anche su strade nel deserto), mancato arresto completo del veicolo allo stop e guidare col telefonino. Il resto è permesso tutto, sorpasso a destra, trasporto ingombrante e pericoloso, veicolo senza alcuna manutenzione, guidare a fari spenti, attraversare o fare autostop o fare footing in autostrada etc. neanche se passi davanti ad una pattuglia della polizia ti fermano per queste infrazioni ! Addirittura in taxi ci si puo salire in 7 per legge !