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 Arrampicata (Escalade)

Non è proprio lo sport che le persone praticano quando vanno in Nuova Caledonia, non ci sono vere montagne e le falesie bisogna proprio cercarle col lumicino. Nonostante tutto nel periodo in cui ho vissuto ho trovato ben 6 luoghi dove arrampicare, alcuni davvero affascinanti.
A Maggio 2003 sono uscito anche sul giornale locale sull'inserto week end per sponsorizzare l'arrampicata, un vero successo ! Spero che questo porti nuova linfa e... soprattutto nuovi adepti tra la popolazione locale.

A Nouméa in più c'è ora anche un primitivo muro di arrampicata artificiale e un club d'escalade: il Gecko Club. Al muro durante la settimana ci sono fino a 15 persone, però sulle falesie dell'isola non c'è mai nessuno.

La storia di ogni falesia è unica così come diverso è lo stile di arrampicata e le difficoltà. Non credo che esista al momento alcuna pubblicazione nè recensione sull'argomento. L'unica cosa che raccomando è quello di chiedere sempre ai locali e di non avventurarvi MAI su falesie al di fuori di quelle elencate qui poiché con ogni probabilità sono private o addirittura considerate luogo di sepoltura e quindi sacre per le tribù vicine. Nel caso di falesie poste in territorio tribale è obbligatoria la "coutume",  un rito praticato sull'isola in cui i visitatori portano al capo tribù dei doni (stoffa, sigarette, tabacco, cibo e 1000-2000 Franchi del pacifico) e lo ringraziano per l'ospitalità. Il rito dura una trentina di minuti durante i quali il visitatore e il capo tribù ripetono sempre le stesse frasi di ringraziamento e di rispetto secondo dei tempi e modi ben precisi. Nel caso di falesie di proprietà di coloni vale sempre la stessa regola: chiedete il permesso.... ne va della vostra vita (e parlo per esperienza vissuta).

Il Gecko Club a Nouméa. Aurélie impegnata nel superamento dell'unico tetto

Nouville (Nouméa)

E' il più comodo per chi abita a Nouméa ma anche il più scarso sito di arrampicata. Si tratta di una piccola falesia sul mare a 5 minuti scarsi dalla città. Possibile bagnetto dopo la fatica.

Per arrivarci da Nouméa, prendete la strada per Nouville e per il carcere. Al bivio davanti all'entrata del carcere prendete la strada sterrata più in alto e arrivate fino in fondo al tiro a segno. Costeggiate la riva del mare verso destra fino ad arrivare alla falesia.

E' costituita da 3 blocchi, quello a sinistra e quello centrale sono alti 10 metri , quello di destra è di soli 5 metri ed è meno interessante. In tutto sono state tracciate 11 vie, tutte a spit con catena o fix resinato in sosta. La roccia è del calcare con vene di quarzite. L'arrampicata, dolorosissima, è molto di dita. Apritori non noti.

Yaté

 

La falesia si trova a 1 ora di auto da Noumèa, a 300 metri dalla diga del Lago di Yaté nel letto del fiume omonimo in corrispondenza delle cascate e di due piccoli laghetti verdi.

Per arrivarci parcheggiare alla diga e prendere il vecchio sentiero che collegava la diga al paese di Yaté. In prossimità della falesia, scendere verso il fiume. Teoricamente è vietato stazionare sul posto, la Gendarmerie ci ha già rotto gli spit che è riuscita a raggiungere, ma il posto è troppo bello per rinunciarci. Tra un'arrampicata e l'altra è magnifico fare un tuffo nell'acqua colore smeraldo, specialmente d'estate quando la temperatura dell'acqua è sui 25 °. Si arrampica dall'alto e in moulinette, perchè le falesie sono a picco sul lago ed è praticamente impossibile proteggersi. Apritori non noti.

Settore Nord (15m): si trova dall'altra parte del lago a ovest della separazione dei due laghetti. Accesso: passare il fiume prima della cascata e seguire la cengia che porta ai massi fin dove ci sono gli spit di sosta (esposto).
Da destra verso sinistra 3 vie dal 5a al 6a

Settore Est (10m): si trova alla fine del lago superiore. Partenza dal ciottolato del fiume o calata dall'alto.
5 vie dal 5c al 7a.

Settore Cascata (10m): si trova dietro il grande masso dove si fanno i tuffi e di fianco (a est) di una cascata.
5 vie dal 6a al 7b.

Sono possibili infinite varianti spostandosi leggermente o facendo passare la corda su altri versanti dei massi

Caldo in arrampicata nel settore nord di Yaté

In alto: a sinistra una via del settore Nord, al centro il Settore Est, a destra Aurélie in arrampicata sul Settore Est. In basso: a sinistra una via di fianco alla cascata del Settore Cascata, al centro Frank si tuffo da 15 metri dopo la grimpe

Tontouta

 

La falesia si trova sul Mont N'Ghié dopo Tontouta, a 50 minuti a nord di Nouméa, in un terreno privato. Scoperto da noi nel 2003, abbiamo stipulato un accordo col proprietario terriero, un allevatore di bestiame, per cui ci concede l'usufrutto della falesia dietro pagamento di una quota annuale. Per ora quindi occorre andarci con il Gecko Club, in futuro si vedrà !

L'arrampicata è su calcare talvolta strapiombante. Vie a spit con calate su catene. Abbiamo fatto un bel po' di pulizia ma il casco è altamente consigliato. Quando andarci: ideale da maggio a settembre, il resto dell'anno è meglio evitare le ore più calde.
Apritori: Clement Schmitt, Claudio Caldini (Caldo), Fred, Olivier Gatreau, Francois, René.

Settore 1 (primo a sinistra):

1) Perforaleur - 5c, 25m. Si arrampica su dei cornini di calcare non sempre sani. (Caldo, Clement, Fred).

2) Maiko - 6b, 25m.  Equilibrio tra le due fessure, quindi dulfer, poi un po' strapiombante su grandi prese. Possibile variante a sx più dura. (Caldo, Clement, Fred)

3) Polonaise - 6b+, 25m. Partenza sull'avancorpo quindi salire lo strapiombo su allunghi dolorosi. (Clement)

4) Pasta - 6b+, 25m. Partenza su roccia marcia, salire lo strapiombo a sx per piccole tacche dolorose (Caldo, Olivier).

5) Damocles - 5c+, 25m. Come per Pasta, aggirare lo strapiombo sulla destra e rimontare diedro obliquo sulla sinistra (Clement, Olivier).

 

Settore 2 (centrale):

6) L'en saignante - 6a, 30m. Situata a sx della fessura. Si arrampica su cornini di calcare non sempre sani, bella sequenza a metà. (Clement).

7) Les Patrières - 6a+, 30m.  Situata a sx della fessura. Placca iniziale poi continuità. (Clement)

8) Gecko - 6a, 15m. Placchetta a tacche, poi bombé facile. (Clement, Olivier)

9) L'econome - 5a, 15m. Fessura poi bombé facile (René, Pascal).

10) Tofu ! - 5c+, 25m. Continuità su protuberanze (René).

11) Lezards et metieres - 5c+, 30m. Analoga alla precedente (Clement).

12) Trop dur - 5a, 30m. Partenza a sx della fessura passa poi a dx sfruttando grandi prese (René).

13) Trop facile - 6b+, 30m. A sx della fessura su tacche minime (René, Olivier)

14) Dare dare - 6c, 30m. Blocco iniziale su microtacche dolorose poi continuità fino in cima (René)

15) Voie des abeilles - 6a, 30m. Sale lungo la fessura su grandi prese. Continua (Clement, Francois).

Settore 3 (a destra):

16) Macarelle - 6a+, 20m. La via più a sx del settore destro. Blocco iniziale di strapiombo poi facile (René, Pascal).

17) Le crocodile - 6b, 25m.  Simile alla precedente. (Caldo, Clement, René, Pascal)

18) Le Z - IV, 25m. Sale a zeta sfruttando le debolezze della parete. Utili friends. (Caldo, Clement)

19) Tim - IV, 25m. Sale a sx del diedro (René, Pascal).

20) Tam - IV, 25m. Simile alla precedente (René, Pascal).

21) Nutella - III, 25m. Salire il facile diedro (René, Pascal).

Poya

 

E' il luogo più bello per arrampicare per qualità della roccia.  Il luogo si trova a 3 ore a nord di Nouméa, in vicinanza delle Grotte d'Adio nel territorio di una tribù. Vale la pena andarci per 2 giorni; si dorme in tenda o sotto un tetto di paglia. Per poter arrampicare è obbligatoria la "coutume".  Il sito è sempre stato aperto ai visitatori. Purtroppo l'ultima volta che ci siamo andati (2003), il capo tribù aveva cambiato idea dichiarando che il sito sarebbe stato sacro essendoci stati sepolti i suoi avi. Dalle ultime notizie (2006) sembrerebbe che la tribù abbia cambiato idea e quindi che il sito sia di nuovo accessibile.
L'arrampicata si svolge su torrioni di calcare nero e giallo alti più di 100 metri che sbucano in mezzo ad una foresta lussureggiante. I monotiri sono spittati. Per le vie di più tiri ci si protegge a friends e impiegando le radici che percorrono le pareti degli alberi che stanno in cima o in parete.

Primo settore (primo pinnacolo)
Senza Nome - 5c. E' la prima via che si incontra sul primo pinnacolo.
Senza Nome - 6a. Subito a destra della prima. Strapiombo iniziale atletico. Bella.

Secondo settore (primo pinnacolo)
Valentine - 6b. Via di dita, quindi in fessura.
Racine - 6a. Sporca, protezione: utilizzare la radice che scende dalla parete.
Pain d'or - 6a. Via di 2 tiri. Primo tiro a destra di una radice, secondo tiro passaggio di placca poi diedro fino in cima. Molto bella.
Le puits - 6b. Diedro strapiombante. partenza da un buco profondo lavorato dall'acqua.
Senza Nome - 4. Facile via a blocchi alla fine della falesia

Terzo settore (secondo pinnacolo)
Cascade rocheuse - 6a. Magnifico spigolo su roccia tagliente.

 

Poya. A sinistra il primo torrione dal posto dove si può campeggiare. René impegnato su Le puits e in una via "improvvisata sul secondo torrione

Koumac

 

Il posto si trova all'estremo nord dell'isola a 4 ore da Nouméa. Chiedere delle Grotte di Koumac, le falesie si trovano giusto 50 m prima. La roccia è un calcare molto lavorato e molto doloroso per le dita. Esistono due settori per un totale di 7 vie, alcune di più tiri. Il settore W si trova direttamente di fronte al parcheggio subito prima dell'entrata W della grande grotta, il settore S si trova giusto davanti l'entrata principale della grande grotta lungo il sentiero che va alle Grotte di Koumac.

Settore Ovest (15m)
Surplomb - 6a. Incredibile strapiombo con prese ottime per le mani. Roccia fragile. Se cominciato direttamente 6b+. Possibilità di boulder sul sasso iniziale.
Magic Crack - 5b. Facile via un po' obliqua sulla sinistra di fianco allo strapiombo. Roccia fragile.
Pas l'arbre ! - 5a L'unica via sulla destra. Un po' sporca.

Settore Sud (30m) parete di destra entrando
Nutella - 4. E' la prima a dx. Facile via sporca. Ideale per i fokozz per mettere la corda sulle altre vie più difficili.
Sadomaso - 6c. L2. In centro alla parete di destra. Primo tiro doloroso e continuo, sempre leggermente strapiombante. Secondo tiro (6a) parte con un tetto atletico, poi roccia dubbia fino in cima. Secondo tiro raggiungibile anche da Nutella.
Le Trou - 6b+. Sul pilastro dove c'è l'evidente buco. Atletico fino a lì, poi lavorato di dita. Possibilità di passare sullo sperone di sinistra in moulinette

Settore Sud (30m) parete di sinistra entrando
Meringue
- 6c. Boulder iniziale sulla stalattite poi traverso delicato.

Le Grotte di Koumac.
Sopra il Settore Sud, Caldo e Aurélie su Surplomb. René sulla variante di 6b+.
A sinistra il Settore Ovest: Caldo su Meringue, René su Le Trou

Hienghène

 

Si trova a 4 ore da Nouméa, sulla costa nord-est. Attualmente per arrampicare è il posto più magico e allo stesso tempo più pericoloso dell'isola. Le nere rocce vulcaniche che escono dalle acque della laguna ne fanno un luogo unico ed eccezionale. La roccia tuttavia è molto tagliente e nella parte alta le lame sono dei veri e propri rasoi affilati (noi ci siamo già giocati una corda!). Di attrezzato non c'è nulla e non so neanche se qualcuno ci è mai salito. Occorre sempre avere il permesso della tribù locale. Di tabu c'è solo per ora una parte della falesia di Linderalique vicino al campeggio "Billet Cinqcent". Il resto è scalabile. Abbiamo fatto due esplorazioni, la prima alla Poule e la seconda a Linderalique.

La Poule (la Gallina)
Abbiamo raggiunto l'isolotto della Poule da Hienghène remando per un'ora su una scarsissima barca in alluminio. L'unico posto per dormire è la piccola spiaggia sul lato sud (vedi schizzo sopra). Fotografata da migliaia di turisti del Club Med di Hienghène, sulla Poule ben pochi ci hanno mai messo piede e probabilmente nessuno ci ha mai arrampicato. Abbiamo cominciato dallo spigolo SW, l'unico apparentemente arrampicabile dalla spiaggia. La roccia è molto tagliente, sulle creste è un vero rasoio.

Fettuccine, VI+, 5L, 200m. Si parte dall'estremità SW della spiaggia per lo spigolo, sosta su albero. (III), Si sale dritti lungo lo strapiombo e si segue il canale che conduce alla cresta che viene da ovest. Lasciato 1 chiodo (VI). Proseguire lungo la cresta, non proteggibile, roccia sana fino ad un masso instabile. Fare sosta su friends (V+). Tratto verticale molto esposto, roccia tagliente, impossibile appoggiare le mani senza tagliarsi. Continuare fino a trovare uno sperone. Sosta (VI+). Prendere la cresta verso est, (non salire sulla cima di fronte) fino a raggiungere la cima principale da dove con due doppie si raggiunge direttamente la spiaggia. Prima doppia su clessidra ricavata in una lama della roccia, seconda doppia su clessidra in una piccola grotta abitata da civette... speriamo di non averle troppo disturbate.

La Poule. Clement sopra sulla prima sosta su albero di Fettuccine. A destra alla fine delle difficoltà sulla quarta sosta prima della cresta affilata (in basso a destra). A sinistra il buco della via Il Buco oltre la siepe. Sotto la testa della Poule.

Il Buco oltre la siepe, VI, 5L, 200m. Dalla spiaggetta sul lato ovest (solo con bassa marea) salire lungo la radice che scende per il canale, protezioni su radice, fino all'albero dove si sosta (VI). Salire dritti su muro che conduce alla sosta del secondo tiro di Fettuccine (V+). Per non ripetere la stessa via traversare lungo una fessura orizzontale tra piante e radici, roccia scivolosa, fino ad un albero sospeso nel vuoto dove si sosta (V+). Salire nella grotta, roccia gialla marcia, protezioni buone per friends e poi su parete liscia fino ad albero dove si sosta (VI). Enorme buco comunicante con la parete nord a sinistra. Salire per lo strapiombo utilizzando la radice pendente fino ad arrivare ad un circo pieno di lame rocciose taglienti ove le creste si congiungono. Per scendere fare 5m verso sinistra e cercare sulla parete nord a sinistra un cordino su clessidra. Scendere nel vuoto fino a raggiungere la cresta che porta all'altra cima della Poule. Sulla cresta fatto un buco nella roccia (cordino con maillon rapide), calati nella foresta che porta alla spiaggetta a est. A nuoto si raggiunge la spiaggia a sud facendo attenzione alle correnti (dico io) e agli squali (dicono i locali).

Linderalique
La parte di falesia arrampicabile è quella che si affaccia a sud nella baia interna di Léwé. A nord, verso le tribù la falesia è piena di vegetazione.  Con Clement ho esplorato il lato sinistro della falesia sud attraversando un mare di fango in mezzo alle mangrovie. Ci siamo diretti verso una grotta, forse una tomba, che attraversa tutta la falesia ma la roccia era marcia. Siamo ritornati con una canoa per raggiungere la parte destra della falesia sud dove il mare entra nella baia interna. Qui la roccia è nera e solida anche se molto tagliente.
Abbiamo aperto 2 nuovi itinerari in questo posto incredibile abbastanza corti che arrivano sulla cresta sommitale.

Yko - 5a, 80m. Sale sullo spigolo dell'estremità destra della falesia sud. Primo tiro su rocce facili ma taglienti, sosta su albero. Quindi si prende nettamente lo spigolo esterno, si passa un buco e da qui verso destra su lame affilatissime. Doppia dalla cima fino al buco e poi fino alla canoa in mare (attenzione a centrarla).


Fachiro - 5a, 50m. Si trova sulle rocce di Lekaletep. Si sale per una fessura con albero in basso. Roccia poco proteggibile e molto tagliente. Abbiamo lasciato un cordone per la doppia azzurro visibile.

In alto il nostro mezzo di avvicinamento alle vie a Linderalique. Sopra a sinistra lo spigolo dove passa Iko, al centro la partenza dalla canoa. A destra dove sale Fachiro. Sotto a sinistra la calata di Yko tentando di centrare la canoa. A destra la vista dalla cima di Linderalique fatta di lame affilate. Di fronte la falesia di Lekaletep dove sale Fachiro.