Tatra

Sopra i Tatra visti da Poprad, i residui del'era comunista contrastano con la bellezza delle montagne.
Tatranska Lomnicka, la nostra base per qualche giorno, hotel di lusso e tipiche abitazioni locali. Sotto la nostra splendida Villa Milan. Nel paese c'è anche un museo della storia dello sci
Bratislava, la capitale. Una possibilità per spezzare il viaggio in auto

Informazioni per la preparazione:
I Tatra sono situati lungo il confine tra Slovacchia e Polonia. Le vette più alte raggiungono solo i 2600 m e si estendono su una superficie abbastanza ridotta (50 x 15 km circa). Tutttavia hanno pareti e canali molto ripidi con avvicinamenti comunque lunghi specialmente nella parte settentrionale dove non ci sono rifugi. Gran parte del territorio si trova in Slovacchia e la parte più frequentata è la parte sud dove ci sono le stazioni di sci e una serie di villaggi raggruppati sotto il nome di Vysoke Tatry. I villaggi più turistici e con più possibilità di alloggio sono Tatranska Lomnica, Stary Smokovec e Strsbe Pleso. Dall'Italia ci si puo arrivare in aereo da Bratislava + 3-4h di auto o direttamente in auto (11h da Milano). Sui Tatra esistono delle cartine 1:25000 di buona qualità: Vysoke Tatra 2502 per la parte orientale e centrale e Zapadne Tatry 2501 per la parte occidentale della TatraPlan. Non esistono guide per lo scialpinismo e pochissimi siti locali. Io mi sono basato su qualche spunto di un articolo della rivista francese skirandomagazine n.34, qualche sito e forum locale come outdooractive e skionline.pl . Per lo sciripido la migliore fonte di informazione è sul sito della guida Miroslav Peto Miropeto.sk
Il nostro viaggio:
Partiamo a fine Febbraio 2023 da Milano in macchina, Davide, Korni e Caldo. Scegliamo la macchina perchè ci garantisce maggiore flessibilità con la partenza per le condizioni meteo, non prorio stabili. Il piano era quello di visitare la parte orientale e centrale (High Tatras e Belianski Tatras) in territorio Slovacco effettuando delle gite in giornata all'inizio per poi partire per un raid nella parte nord dei High Tatras. E cosi abbiamo fatto. Abbiamo stabilito la nostra base per 4 giorni alla Villa Milan a Tatranska Lomnica. Un'ottima sistemazione con 3 camere da 4 letti e bagno privato e una sala con cucina. Essendo da soli avevamo tutta la villa per noi al prezzo di una camera. Da qui abbiamo effettuto un po' di gite in giornata per ambientarci e per approfittare della bella nevicata che ci ha accolto quando siamo arrivati. Quindi siamo partiti 3 giorni per un raid da Zdiar a Lysa Poliana al confine con la Polonia. Abbiamo avuto tutto quello che potevamo sperare, neve polverosa da paura i primi giorni, canali ripidi in condizioni eccezionali e neve stabile (non abbiamo visto una sola valanga in una settimana), sole e tempo stabile durante il raid, birra a volontà (costa meno dell' acqua). Il periodo che siamo stati noi era un periodo di vacanza per gli Slovacchi, i rifugi erano abbastanza pieni ma soprattutto di alpinisti ed escursionisti locali. Qualche scialpinista soprattutto nella parte sud, mentre gli itinerari a nord sono molto selvaggi spesso senza tracce, a parte quelle degli animali, camosci, cervi e linci. Ci sono molti orsi ma in inverno sono fortunatamente in letargo. Non abbiamo incontrato stranieri e credo non ce ne siano molti che vengono da queste parti, almeno a giudicare dalla domanda che ci veniva sempre posta quando venivano a sapere che eravamo italiani: "but what fucking are you doing here ??"
Siamo rimasti affascinati dalle valli selvagge nella parte settentrionale e dalle linee ripide percorribili, ma soprattutto dalle tracce già presenti. Non ci sono tanti scialpinisti in Slovacchia (o almeno meno che nelle Alpi) ma i pochi che ci sono, tracciano molto sul ripido e l'estremo. Anche gli itinerari più classici hanno comunque tratti ripidi.
I rifugi sono tutti molto accoglienti, la cena e la colazione è in genere abbondante e discreta, anche se è chiaro che non si viene in Slovacchia per mangiare bene. In compenso la birra è ottima e a buon mercato. Gli orari ovunque gli stessi, colazione alle 7.00 e cena alle 18.00. Gli alpinisti partono per fare delle goulotte e vie di misto alle 8 di mattino ed in effetti in molti tornano con la frontale... questione di abitudine ma mi hanno sempre insegnato di partire presto per arrivare presto.

 

Nizny Havran, 1820 m
Canale N. Da Podspady, S4 (F/4.1), E2, disl. 900 m, esp N ***

Informazioni:
Cima nei Belianski Tatry, nella parte nord orientale vicino a Zdiar. Gita esplorativa, cercavamo qualcosa nei boschi dopo un'intensa nevicata. I boschi da queste parti sono difficilmente perorribili perchè pieni di alberi caduti. In compenso abbiamo trovato questo canale che si è materializzato davanti a noi che non è niente male. Non siamo riusciti a sbucare in cima perchè c'era troppa neve, comunque neve da sogno e assolutamente stabile. La cima più alta è l'Havran che si puo raggiungere dalla Havrania Dolina.
Siamo partiti dal tornante scendendo da Zdiar verso Podspady a quota 1060m. Superato il torrente prendere subito a destra e seguire il sentiero che sale stando in cresta verso Ciemy Vrch. Stare più o meno sulla cresta cercando di destreggiarsi tra gli alberi di traverso caduti. Verso quota 1350m c'è la possibilità di scendere nella Havrania Dolina per salire all' Havran. Per il canale si continua sul crinale fino a quota 1500m, quindi si piega a sinistra e si sale a piedi nel canale fino al suo termine.
Discesa: si scende nel canale fino a quota 1400m. Da qui due scelte: piegare verso sinistra per riprendere la traccia di salita (molti alberi caduti) oppure scendere fino a quota 1200m e prendere i pendii sulla destra orografica del torrente stando sotto le barre rocciose. I pendii scendono fino a quota 1000m dove si incontra una stradina che porta alla macchina. Noi abbiamo tentato di continuare nel canale ma a 1200m c'è un salto impossibile da scendere senza qualche doppia su alberi.
Traccia GPX




Krivan, 2495 m
da Belianska Dolina, S3 (F/3.2), E1, disl. 1350 m, esp SW ****

Informazioni: Magnifica cima, la chiamano il Cervino dei Tatra, una classica. Si trova all'estremità occidentale dei Vysoke Tatry e offre un panorama d'eccezione essendo la cima abbastanza isolata. Il percorso classico sale per la cresta SE nevosa, noi siamo saliti e scesi per la parete sud direttamente dalla cima con pendenze ben più interessanti (da fare con neve sicura).
Da Strbke Pleso percorrere 8 km circa verso ovest e parcheggiare alla Belianska Dolina. Prendere la strada che scende in direzione NW e al cartello Tri Studnicki prendere le indicazioni per Razcestle pod Krivanom e il sentiero in direzione NNE. Seguire la comoda stradina (in questa zona i boschi sono messi molto meglio rispetto alla parte nord), superare le indicazioni del bunker della guerra (andatelo a vedere, è a 2 minuti, 1450m) e salire fino ad uscire fuori dai boschi. Verso quota 1500m si rimane sul fianco orientale della montagna che si sta salendo, il Grunik, che si aggira per continuare a salire i pendii orientali della cresta disseminati di pini mughi. Si arriva in prossimità di una specie di colle verso quota 2000m (Krivanski Hrb). Da qui si piega verso il centro della valle con un lungo traverso. In corrispondenza della diretta alla cima si puo salire direttamente per la parete sud come abbiamo fatto noi o, se le condizioni non lo permettono, si sale per pendii meno sostenuti a nord del Maly Krivan e da qui per la cresta nevosa SE alla cima.
Discesa: per l'itinerario di salita.
Traccia GPX



Vysoka, 2500 m
da Strsbske Pleso, S4 (F/4.1), E2, disl. 1360 m, esp S ****

Informazioni: Magnifica cima con un bel canale finale ampio e qualche passaggio di roccia finale. La zona è piena di altre possibilità di canali. Lungo l' avvicinamento da Strsbske Pleso su strada ma possibile pernottare alla Chata Popradske Pleso in un luogo incantevole e passarci qualche giorno per esplorare la zona. La cima è nel mezzo degli High Tatras ed è una delle cime più alte.
Da Strsbske Pleso parcheggiare a Popradske Pleso all'ingresso della Mengusovska Dolina. Da qui prendere la strada che entra nella valle e raggiungere la Chata Popradske Pleso. Continuare in direzione E salendo la valle Zlominska. Arrivare ad una specie di colletto a quota 1800m dove la valle spiana e aggirare il costone roccioso sulla sinistra della cima Zlomiskova Veza, salire la valletta su pendii dolci fino a quota 2050m da dove diventano via via più ripidi. Traversare verso NW per portarsi sotto al canale. Salire a piedi da quota 2350 fino ad una decina di metri dal colletto. Qui salire le roccette a sinistra che portano alla cima (piccozza utile).
Discesa: scendere per il canale e continuare a quota 2350m in direzione SW anzichè piegare a sinistra per la traccia di salita. Scendere un altro bel canale che porta alla piana dove c'è il lago Dracie Pleso. Ripellare per 30m fino al colletto a 2050m e scendere direttamente sul rifugio per pendii stupendi. Dopo una birra al rifugio potete scendere velocemente per la strada alla partenza.
Traccia GPX



Raid di 3 giorni
da Zdiar a Lysa Polana attraverso gli Alti Tatra orientali, S4 (F/4.1), E2, disl. 3300 m, 41 km ****

Informazioni: Stupendo raid che attraversa la parte centrale degli Alti Tatra Orientali, tutto in territorio slovacco. L'entrata e l'uscita si svolge nel versante nord della catena che come abbiamo visto è molto selvaggio e solitario. Il resto tra i rifugi è molto più frequentato. Le pendenze per passare da una valle all'altra sono tutti ripidi da fare con sci in spalla e richiedono una buona tecnica sciistica (40-45°) oltre che buone condizioni nivologiche. Il giro ideale sarebbe da fare in senso opposto rispetto a come lo abbiamo fatto noi poichè abbiamo fatto tutti i canali del primo e secondo giorno in salita in neve polversosa e in firn in discesa, oltretutto che le salite erano più ripide delle discese...avremmo preferito il contrario. Nell'altro senso tuttavia ci sarebbe toccato fare la lunghissima Bielodovska Dolina in salita...a voi l'ardua scelta.

Giorno 1: Zdiar - Siroke Sedlo - Kopske Sedlo - Chata pri Zelenom Pleso, S2 (E/2.1), E1, 1140 m, 11 km
Entrati a Zdiar da est, prendere la stradina a sinistra che porta all'Hotel Magura e lasciare la macchina al parcheggio dell'hotel. Noi abbiamo pagato 7 euro ma in realtà erano abbastanza sorpresi che pagassimo. Attraversare la pista da fondo e prendere la stradina lungo il torrente Biela verso ovest, attraversare sul ponte ed entrare nella Riglanska Dolina in direzione Siroke Sedlo (indicazioni). Al bivio, prendere a sinistra, quasi subito scompaiono le tracce ma il sentiero è evidente e corre lungo la sponda orografica. Dopo il ponte il sentiero passa dall'altra parte ed entra un po' nel bosco fiancheggiando comunque il torrente. Verso quota 1200, al cospetto di una cascata, il sentiero sale ripido verso destra (togliere gli sci) fino a quota 1430m. Qui si rimettono gli sci e il bosco si fa rado e il pendio meno ripido. Si sale verso 1600m in una conca più pianeggiante e quindi al colle (Siroke Sedlo, 1826m). Da qui piegare salendo verso sinistra e traversare verso quota 1850m il pendio SW del Hiupy. Richiede neve assolutamente sicura, noi l'abbiamo trovato con neve dura e crosta (ramponi). Si arriva cosi al Kopske Sedlo (1750m). Scendere verso destra (SSE) al Predne Kopske Sedlo e scendere al lago Velke Bielo Pleso. Noi abbiamo sciato i bei pendii in polvere verso E (Predne Medodoly) e aggirato il costone roccioso del Belianska Kopa per arrivare poi sotto al predetto lago (ripellatina di 100m necessaria). Si traversa cercando di stare più alti possibile verso SW arrivando al rifugio pri Zelenom Pleso (1551m). Camere dormitorio, doccia calda, molti posti disponibili, necessario prenotare (scrivere a tatry@chataprizelenomplese.sk), colazione buffet super abbondante.
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Giorno 2: Chata pri Zelenom Pleso - Baranje Sedlo - Teryho Chata - Priecne Sedlo - Zbojnicka Chata, S4 (F/4.1), E2, 1490 m, 11 km
Dal rifugio attraversare il lago e dirigersi WSW verso l'evidente stretto canalino (sci in spalla per 100m circa). Continuare con gli sci lungo il centro valle fino a quota 2070m e quindi salire a sinistra per prendere il canale obliquo che sale (sci in spalla, 45°) al Baranje Sedlo (2389m). Da qui scendere il canale (40°) e puntare ai laghi sopra al rifugio Teryho Chata. Aggirare il costone roccioso che scende dal Maly Ladovy Stit ed entrare nella valletta che porta al Sedlo Sedielko. A quota 2140m prendere il canale ripido (45°) a sinistra che vi porta al Priecne Sedlo (2352m). Da qui ci sono 2 opzioni per arrivare al rifugio, scendere il canale e stare alti a destra con rischio di racchettata o piccola ripellata o scendere giù dritti verso sinistra (SE) e certezza di una ripellata bonus di 300m. Noi abbiamo scelto la seconda scendendo appunto nel valloncello a sinistra fino al fondo valle (1700m ca) dove si incontra la strada innevata che porta la gente al rifugio. La strada è una speciemolti scialpinisti principianti e famiglie al rifugio o ai laghi più sopra. Facilmente si raggiunge il rifugio Zbojnicka Chata (1960m). Nonostante sia grande il rifugio, ha solo 16 posti letto, necessario prenotare (scrivere a zbojnickehochata@gmail.com e versare una caparra, sconto CAI 50%), e ha un pub nel sotterraneo aperto dopo cena dove si canta e si suona la chitarra !
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Giorno 3: Zbojnicka Chata - Sedlo Prielon - Lysa Polana, S4 (F/4.1), E2, 660 m, 19 km
Da sopra al rifugio scendere ENE puntando al costone roccioso che scende dal Svistovy Stit e prendere il vallone a sinistra. Salire fino a quota 2100 e quindi prendere il ripido canale (sc in spalla) fino al Sedlo Prielon (2290m). Avevamo intenzione di salire il Svistovy Stit, ma il pendio, essendo a sud era tutto tritato e sarebbe stato durissmo, quindi abbiamo preferito andare a cercare qualche canale a nord dopo il Sedlo Prielon ed infatti non sbagliavamo. Due canali ripidi di neve polverosa vergine ci aspettavano come regalo di fine raid, ma andiamo con ordine... dal passo siamo scesi (utile piccozza e ramponi) in un canale stretto e ripido (50m a 50°), quindi si prosegue con gli sci dove la larghezza lo permette (45°, neve fantastica), noi abbiamo ripellato per fare il primo canale subito a sinistra sui pendii NW del Vychodna Vysoka prima del Polsky Hreben e ancora sui pendii NW del Velicky Stit. Una volta sfogati, abbiamo ripreso la strada di ritorno. Si scendono gli stupendi pendii della Litvorova Dolina, verso 1600m e si aggirano le barre rocciose a sinistra per proseguire la discesa della valle prinicipale (Bielovodoska Dolina). Purtroppo il sentiero nel bosco scende bene fino a quota 1250m circa ma poi ci sono molti piatti e brevi salite. Da 1100m parte la strada che viene liberata dalla neve, quindi occorre racchettare sui prati intorno o farla a piedi (8 km). Arrivati a Lysa Polana (970m), al confine con la Polonia, vi prendete una birra fresca al supermarket degli alcolici per i polacchi e aspettate il bus che vi riporta a Zdiar.
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