Bibliografia:
111 Itinerari nelle Alpi Orientali dall'Engadina ai Tauri - CDA
Dallo Stelvio a San Candido - CDA
Gianpaolo Sani - Dolomiti di'Inverno - Tamari
Dolomiti di Sesto, Braies e Ampezzo
Monte Popera, 3045 m
da Hotel Dolomiti (Val Fiscalina), S3 (F/3.3), disl. 1585m, esp. W-SW
*****
Informazioni:
La migliore gita scialpinistica della zona. Unisce l'ambiente magico della Val
Fiscalina alle belle pendenze della Busa di dentro. Necessaria neve sicura.
In Val Fiscalina, seguire la pista in fondo fino alla Lista. In prossimità della Lista (2h) salire a sx (est) per
pendii ripidi (neve sicura, da fare presto al mattino). Altrimenti possibile
aggirare la Lista sulla dx (ovest) per pendii + tranquilli. Seguire il piano
nella Busa di dentro e puntare alla Forcella Alta di Popera. Poco prima di
arrivare alla forcella prendere ramponi ai piedi un canalino sulla dx molto
stretto e puntare alla cresta del Popera. Quindi in cima. Discesa per lo stesso
itinerario. Possibile con buon innevamento fare il canalino (noi lo abbiamo
fatto, 45° su bel firn) altrimenti scendere a piedi. Grande sciata poi fino alla
Busa di dentro. Se tardi è meglio evitare i pendii sulla dx orogr. ed è meglio
aggirare la Lista. Per questo stare alti puntando al Passo della Giralba e poi
aggirare la Lista ad ovest. Quindi scendere di fianco la Lista e attraversare
sotto il rif. Comici. Raggiungere la Val Fiscalina.
Sasso di Sesto, 2539 m
da Hotel Dolomiti (Val Fiscalina), S1 (E/1.1), disl. 1080m, esp. NE
**
Informazioni:
Gita facile in una delle valli più belle delle Dolomiti. Panorama dalla vetta
superbo sulle Tre Cime di Lavaredo. Gita un po' scarsa dal punto di vista
sciistico.
In Val Fiscalina, seguire la pista in fondo fino al Taschlusshutte quindi salire
nella valle che parte sulla dx per sentiero che sale tra i mughi stando sulla sx
orografica (attenzione alle possibili slavine). Puntare alla forcella tra la
Torre di Toblin e il Sasso di Sesto alla sua sx.
Punta Tre Dita, 2479 m
da S. Vigilio di Marebbe - S1 (E/1.2), disl. 1200 m *
Informazioni:
Gita lunga sciisticamente povera soprattutto per la parte che porta al passo.
Dal paese seguire il sentiero 19 che porta al Passo Croce. Qui ridiscendere e
andando vs sx con un percorso a U salire le pendici che portano alla cima.
Monte Sella di Fanes, 2655 m
da Pederù (S. Vigilio di Marebbe)- S2 (E/2.1), disl. 1120 m
**
Informazioni:
Gita con lungo sviluppo per arrivare quasi al rif. Fanes e con poche occasioni
di discesa. Possibilità di scendere direttamente dalla parete sud (neve sicura,
pendii sui 35°, S3). Da Pederu salire la valle che porta al rif Fanes. Quando la
valle piega nettamente a sx salire per il canale che sale in direzione NW a
quota 2270 evitando di aggirare il Pian di Salines. Passare sotto la parete S
del Monte Sella e arrivare al P.so di San Antonio. Salire la ripida cresta
nevosa.
Cima Castello o Casale, 2894 m
da Pederù (S. Vigilio di Marebbe) - S1 (E/1.2), disl. 1400 m
***
Informazioni:
Gita con lungo sviluppo per arrivare al rif. Fanes e poi altrettanto per
arrivare alla Malga Fanes Grande. Meglio pernottare al rif. Fanes. Discesa
esposta a nord con buone possibilità di polvere (noi l'abbiamo trovata in mezzo
a tante discesa su crosta).
Da Pederu salire la valle che porta al rif Fanes. Salire al Passo di Limo
(croce) e quindi scendere lungo la strada alla Malga Grande di Fanes. Puntare al
Castello ben visibile con percorso libero tra i dossi. Pendio finale un po' più
ripido (30°) fino alla base del Castello ove sorge il Biv. della Pace. Splendida
vista sulle Tofane e la Val Travenanzes.
Lavinores, 2460 m
da Pederù (S. Vigilio di Marebbe) - S1 (E/1.3), disl. 920 m
****
Informazioni:
Gita che offre una bella discesa e stupendi panorami sulle Tofane. La salita
alla cima va intrapresa solo con nevi sicure, soprattutto il traverso sotto la
cima che può presentare accumuli.
Da Pederù prendere i ripidi tornanti che salgono sulla dx or. (sent. 9 o 7) fino
ad arrivare ad un bellissimo pianoro e al Passo di Fodara Vedla. La cima ce
l'avete davanti. Salite in direz SE e poi una volta arrivati sotto la parete
nord del monte spostatevi a dx in direzione del canale che scende dalla cresta
SW. Salirlo (35°) e quindi salire in cima con gli sci. La discesa può essere
fatta dalla cima se le condizioni lo permettono,altrimenti dal colle.
Monte Altacroce, 2739 m
da St.Maddalena (Val Casies) - S2 (E/2.1), disl. 1320m, esp. SW
***
Informazioni:
Gita molto bella e panoramica che si svolge su una bella cresta.
In Val Casies raggiungere San Maddalena e seguire la strada che porta al maso Sant'Anna e prendere subito
la cresta in direzione NE che porta in cima. Scisticamente più valido è il
fondo valle della Val di Foi.
Dolomiti di Sella
Canale Holzer, S4 (E/4.3), E2, 40-45°/500 m*****
Informazioni:
Dalla funivia Pordoi si fa una diagonale vs NE fino a trovare sulla sx l'imbuto
che porta al canale (che non si vede). Pendenza iniziale sui 35°, poi nel canale
la pendenza è continua e sostenuta sui 45°. A metà un masso obbliga a fare una
doppia. Noi siamo riusciti a passare sulla dx facendo un salto di un metro e
mezzo (60°?). Poco spazio per curvare sotto, ma con tanta neve è possibile.
Quindi il canale si incassa ancora di più, diventando + stretto e suggestivo, la
pendenza si attenua sui 40°.
Poi in Val Lasties scendere costeggiando le pareti del Sella a sx e ricollegarsi
al Lupo Bianco per ritornare al Pordoi. Magnifico. Talmente magnifico che
l'abbiamo ripetuto subito dopo. La più bella discesa di ripido della mia vita.
Canale Joel, S4 (E/4.2), E2, 45°/250 m****
Informazioni:
Dalla funivia del Pordoi prendere vs dx per la Valle del Mesdi e, aggirato in
discesa il primo dosso, salire a piedi vs dx. E' il primo canale che si
incontra. Molto bello e perfetto, pendenza costante a 45°. Partenza a sx del
canale, un po' + ripida ma si evita la cornice di dx, quindi in centro. A metà
il canale si stringe, presenza di ghiaccio per una piccola cascata sulla dx, le
pareti quasi si toccano. Meglio effettuare la discesa nel pomeriggio quando la
neve smolla un po'. Noi siamo andati alle 14. Magnifico.
Val Badia
Sassongher, Valscura, S4 (PD/4.3), E2, 40-45°/600 m******
Informazioni: Bellissimo canale dolomitico che rasenta la perfezione. Discesa
mai estrema ma con pendenza continua sostenuta (45°). Un breve passaggio a 50°
in mezzo alle rocce (probabilmente più facile con molta neve). Calata di 10 m
alla fine del canale. Necessaria esperienza alpinistica.
Prendere la cabinovia Col Pradat a Colfosco. Scendere dietro la pista per 50 m e
prendere il sentiero che in mezzo ai mughi costeggia la parete ovest del
Sassongher. In prossimità di una cappellina (2100m) piegare a destra e salire
per prendere una cengia che attraversa il pendio che vi porta dopo 300 m di disl
alla Forcella di Sassongher. Il pendio è molto esposto ed è da affrontare
assolutamente con condizioni sicure (salto roccioso). Alla forcella salire
ancora di ca. 100 m fino all'evidente imbocco del canale. Il canale è largo
costantemente una decina di metri. Qualche punto più ripido (50°) e più stretto
(2m) in due punti del canale (parte alta). Alla fine calata di 10 m (sosta a
spit a sx). Una volta usciti dal canale raggiungere la strada per la max
pendenza. Noi abbiamo tentato di attraversare con conseguenze nefaste
realizzando la più grande ravanata nei mughi mai capitata.
Monte Formin, 2657 m
da Pezzié de Parù (Cortina d'Ampezzo). S1 (E/1.1), disl. 1150, esp. N-NE
*
Informazioni:
Gita con poca pendenza. In presenza di neve abbondante occorre racchettare anche
per scendere. Gita quindi molto facile.
Da Cortina d'Ampezzo raggiungere Pezzié de Paru sulla strada che porta al Passo
Falzarego. Seguire il sent. 434 e a q. 1850 ca abbandonarlo per entrare nel
Vallone di Formin. Da qui salire facilmente lungo i Lastoni costeggiando i
ripidi pendii che scendono dalla Croda da Lago a sx (attenzione a possibili
scaricamenti) e quindi piegando a dx in direzione della cima. In caso di nebbia
attenzione a non volare giù dai precipizi che costeggiano i Lastoni (schizzo di
rotta !). Sconsigliata.
Dolomiti di Gardena e Fassa
Marmolada - Punta Rocca, 3250
da Capanna Bill (Passo Fedaia). S2 (E/1.1), disl. 1470 m, esp. N
****
Informazioni:
Gita che considero di allenamento. Non offre mai pendenze elevate ma se
effettuata a inizio stagione prima dell'apertura degli impianti permette di
gustare la Marmolada appieno con neve polverosa da favola. Noi quando l'abbiamo
fatta (15 novembre) ci siamo sparati 1400 metri con 70 cm di polvere.
Salire al Passo Fedaia (in auto o con gli sci) e quindi salire sul ghiacciaio
seguendo un po' gli impianti e stando sulla sx. pecorso comunque evidente.
Marmolada, 3250m, Spallone Punta Penia
Informazioni:
Dal Pian dei Fiacconi si risale sci ai piedi lungo la normale fino al punto in
cui si risale sulle rocce. Quindi prendere un canalino di neve sci in spalla
fino a raggiungere la cresta e quindi in cima. Discesa, prendere a sx rispetto
alla Schiena di mul per il ghiacciaio che aggira la nord (quel giorno non in
condizioni per essere sciata) su pendenze 40° continue. Allo spallone girare a
dx e puntare il Col dei Bonsch ove c'è una cascata, stare alti vs il Rif Fedaia.
Sassolungo - Sassopiatto
Forcella del Dente, S4
(F/4.1), E1, 40°/200 m ***
Forcella Sasso Piatto, S4 (F/4.1), E1, 40°/200m****
Informazioni:
Volevamo fare la doppietta Forcella del Dente + Canale Nord al Sasso Piatto
risalendo lungo la ferrata Schuster ma, una volta scesi dalla Forcella ci siamo
resi conto che era in pieno sole e scaricava sassi e neve, così ci siamo
inventati un diversivo.
Dalla seggiovia Sasso Levante (apertura ore 9.00) in cresta e poi traverso fino
al cono della Forcella del Dente che si risale con un migliaio di perteghette. A
nord della forcella ottima neve, belle curve anche se breve. Arrivati
all'altezza della ferrata e realizzato che non potevamo farla, abbiamo risalito
il canalone alla ns sx, completamente vergine e di una neve da urlo. Risaliamo
il canalone fino al suo termine quindi quando piega a sx imboccare uno stretto
couloir nevoso che porta in cima ad una piccola forcella. La discesa da questa
forcella è stata orgasmica, da qui abbiamo pensato di chiamarla Forcella Porcella !! Abbiamo goduto come dei matti fino alla
fine. Credo sia la Forcella Orientale del Sasso Piatto
Alla fine diamo un'occhiatina al nostro canale nord del Sasso Piatto....sarà per
la prossima volta. Quindi a piedi per la strada che porta a S. Cristina e sulla
pista che porta sulla Sasslong.
Forcella del Sassolungo
da Alpe di Siusi, S2
(E/2.3), disl. 900m, esp NW
****
Informazioni:
Bella gita che si può fare da nord o in traversata da sud e discesa a nord.
Entrambe molto carine. Da fare dopo una bella nevicata.
Da sud dal Passo Sella salire direttamente alla Forcella del Sassolungo (disl.
500m). Da nord, arrivare ad Alpe di Siusi, prendere poi un bus che vi porta a
Compatsch, da qui un altro bus che va al Monte Pana e chiedete di fermarsi al
Plan de Cunfin. ALtrimenti se arrivate da Santa Cristina prendete il bus al
Monte Pana per Compatsch. Qui salire in direzione SE verso il Rifugio Vicenza e
quindi prendete il vallone a sx per la forcella. Ultimi 100 m pendenza 35°.
Passo Ombrettola, 2864 m
traversata Val San Pellegrino - Malga Ciapela. S3 (E/3.2), disl. 1015 m, esp.
SW-NE ****
Informazioni:
Splendida gita di ambiente con sciata sotto l'immensa parete sud della
Marmolada. Orientamento non facile, necessarie buone condizioni di neve.
E' la gita capolavoro in cui ho conosciuto Bepi e i suoi amici.
Si parte dalla strada che porta alla Baita Flora Alpina all'incrocio con la
Valle di Zigolé. Qui si sale lungo la dx orogr seguendo all'incirca il sentiero
che porta al Passo delle Cirelle. Prima del passo pendii ripidi e spesso
ghiacciati. Quindi attraversare vs NE fino al Passo Ombrettola.
Discesa: Scendere il Vallone stando a sx e passando sotto il Sasso Vernale e
comunque a sx del torrente. Percorrere la Val Ombrettola sotto la fantastica
parete sud, attraversare il torrente dopo Malga Ombretta e prendere il sentiero
innevato che porta a Malga Ciapela . Prevedere 2 auto.
Monte Sief, 2424 m
da Castello (Valle di Andraz). S1 (E/1.1), disl. 800m, esp. NE
***
Informazioni:
Gita molto facile invernale in ambiente solitario.
Da Castello salire per bosco in direz NNW, passare la cresta E che scende dal
Col di Lana ed entrare nel centro del vallone passando il torrente che scende
dalla cima. Salire in direz. W fino al Passo di Sief, quindi facilmente in vetta
lungo la cresta N.
Dolomiti di Zoldo
Pelmo - Forca Rossa, 2621 m
da Passo Staulanza (Val Fiorentina). S3 (E/3.2), disl. 960m, esp. NW
*****
Informazioni:
Gita fantastica di grande soddisfazione in canale regolare. Pendenze sempre
superiori ai 30° con tratto finale sui 40°. Da fare con neve fresca, che
comunque si mantiene bene data l'esposizione favorevole.
Dal tornante a q.1663 del Passo di Staulanza si sale per la Val d'Arcia a sx
della morena che scende tra pelmo e Pelmetto, quindi attraversare il pianoro
sotto la parete N del Pelmo, a sx fino al canale che scende dalla Forca
Rossa.
Monte Pore, 2405 m
da Rif. Fedare (Passo Giau). S1 (E/1.2), disl. 500m, esp. NE
***
Informazioni:
Cima che può essere sciata su tutti i versanti. Questo si svolge praticamente
tutto in cresto, quindi ha lo svantaggio di essere spazzato dal vento (come fu
il nostro caso) ma il vantaggio di essere la sicuro da valanghe.
Dal rifugio, raggiungibile in auto si prende la cresta NE del Pore che porta in
cima.
San Sebastiano - Cima Nord, 2488 m
da Passo Duran. S3 (F/3.1), disl. 1250m, esp. SW-S ****
Informazioni:
Grande scialpinistica poco frequentata, richiede neve sicura. Alcuni tratti a
piedi esposti. Noi abbiamo fatto una discesa spettacolare su neve polverosa
dall'inizio alla fine.
Si parte dalla Malga Caleda Vecchia sci in spalla lungo il sentiero che si
ricollega al sentiero attrezzato n. 524 che viene dal Passo Duran, tratti
esposti e ghiacciati (in alternativa si può partire anche più in alto per
prendere il 524 direttamente ma è più esposto). Il sentiero risale il
tratto di roccia tra i 1600 ei 1700 m di quota stando a dx del canale che scende
dal Van de Caleda. Quando il sentiero diviene meno ripido attraversare il
torrente e ricongiungersi con il 524. Poi con gli sci si entra nell'anfiteatro
di rocce del Van de Calega che si segue sulla dx orogr fino alla forcella San
Sebastiano. Qui lasciare gli sci e a piedi seguire la cresta a sx che porta in
cima (occhio alle cornici). Avevamo in mente di risalire alla Forcella La Porta
verso il Tamer e fare la traversata a nord verso Pratolongo ma il pendio verso
il Tamer aveva accumuli da paura. E' senz'altro una gita da fare.
Discesa lungo il percorso di salita tranne che abbiamo optato di fare in fondo
il sentiero 524, sciata tra i mughi a tratti esposta.
Dolomiti Bellunesi e Pale di San Martino
Cima Vezzana, 3192 m
traversata da S. Martino a Gares. S3 (F/3.3) disl. 980m (disc. 1800m), esp. varia
******
Informazioni:
Una traversata come dice Sani da letteratura. Spettacolare, molto varia, in un
ambiente mozzafiato, offre tratti di salita alpinistici e discese
in canali sostenuti. Noi abbiamo dormito la sera al Biv. Fiamme Gialle per
evitare la traversata alla fine della Val Strut nelle ore calde. Un altro
capolavoro di Bepi.
Si sale con la funivia Rosetta poi in discesa fino a q. 2300m all'imbocco della
Val Cantoni che si sale fino al Passo del Travignolo (un tratto ripido).
Possibile lasciare gli sci al passo. Traversare a sx (attenzione esposto) fino
al Biv. Fiamme Gialle. Il panorama sull'Altopiano delle Pale alla sera è
fantastico. Dal Passo Travignolo salire alla cima Vezzana dal canale S (50°,
stretto). Dalla cima scendere con gli sci (50°) oppure con piccozza e ramponi.
Scendere la stupenda Val Strut e scendere nel Vallone delle Comelle. Attemzioni
alcuni tratti con rocce sporgenti e vetrato. Continuare con gli nell'orrido,
seguire la via ferrata, delicato poi dopo la cascata di Gares. Scendere nel
bosco che porta a Gares.
Monte Mulaz, 2906 m
traversata Val Venegia - Falcade. S3 (F/3.1), disl. 990m, esp. SW-S-NE
****
Informazioni:
Traversata molto remunerativa con possibilità di rientro con gli impianti (se si
ha un po' di faccia di bronzo).
Dalla Malga Venegia e farsi 3 km di Val Venegia e a q. 1920 ca (teleferica)
salire al Passo Mulaz per il canalone. Da qui puntare a sx ad una forcelletta e
quindi traversare vs dx il versante S, poi su per canale sul versante E alla
vetta.
Discesa al passo e quindi per il Vallone Focobon stando sui pendii dx or.
Discesa fantastica in un ambiente dolomitico d'eccezione. Arrivati A Falcade
(arrivarci verso le 16, prima della chiusura degli impianti) chiedere uno ski
pass a chi ha finito di sciare (usare la faccia di bronzo di cui sopra) e
risalire al Passo Valles (necessari 2 impianti). Da qui per bosco ridiscendere
in Val Venegia
Dolomiti di Fiemme - Lagorai - Cima d'Asta
Cima d'Asta, 2847 m
in traversata per il Vallon del Coronon. S3 (F/3.3), disl. 1400, esp. NE-SW
*****
Informazioni:
Gita meravigliosa, un'altro regalo del mio amico Bepi che ha scovato questo bel
canale: 900 metri di piacere su neve perfetta (non credo si rovini vista
l'esposizione NW e il fatto che il canale è incassato tra alte pareti). Gita
comunque lunga, necessarie due macchine. Noi siamo andati con una macchina e una
moto. Abbiamo lasciato l'auto al Ponte Refavaie in fondo alla Valle Caoria e
quindi siamo tornati a Pieve Tesino (50 km per tornanti) in moto con gli sci in
mano alla mattina presto (!!).
Da Pieve Tesino si sale al rif Brentari per sentiero. Qui due opzioni, o seguire
la normale passando a dx del lago quindi fino in cima (+ semplice), oppure
passare a sx del lago e prendere il canale a sx della cima fino alla q. 2599
(soluzione + diretta e che permette di lasciare gli sci e andare in vetta
leggeri, da preferire). Salire per roccette in cima (picca e ramponi). Da quota
2599 scendere in direzione NW nel Vallone del Coronon. Sciata meravigliosa su
pendenze regolari sui 30-35° tra le pareti che si stringono fino a 5 metri
e pendenza max 45° per breve tratto. Alla fine del canale prendere la strada che
corre lungo il Torrente Vanoi e arriva a Ponte Refavaie.
Cima di Cece, 2754 m
da Malga Valmaggiore. S2 (F/2.3), disl. 1150, esp. N-W
****
Informazioni:
Gita molto bella in un ambiente isolato.
Da Malga Valmaggiore per un vallone facile si raggiunge il Bivacco Paolo e
Nicola (6 posti, cucina economica, senza coperte). Prendere vs est senza perdere
quota e quindi salire per un canalino a 40° in cresta. Qui a piedi in cima.
Discesa splendida per la via di salita o prendendo i canali subito a dx dopo il
canalino.
Pizzo Alto, 2213 m
da Palu del Fersina (Val dei Mocheni). S1 (F/1.3), disl. 860m, esp. N
***
Informazioni:
Gita di poco impegno ma remunerativa. Da Palu del Fersina seguire la Valle dei
Mocheni seguendo le indicazioni per il lago di Erdemolo, attraversare un ponte e
poi si punta alla cresta sulla dx che scende dalla cima. Sotto la vetta possbili
tratti ghiacciati non difficili. Togliere gli sci per raggiungere la vetta.
Buona sciata fino al torrente in fondo.
Monte Gronlait, 2383 m
da rif. Pezze. S2 (E/2.2), disl. 950m, esp. N **
Informazioni:
Gita interessante normalmente effettuata dai Masi Bolari, qui proposta dal
rif Pezze (Val Sugana). Si sale la Valle Portella dritti fino al Passo Portel e
poi a sx per la cresta in cima. Bella la discesa sul versante E del Gronlait.
Noi abbiamo trovato un bel po' di crosta in giro.
Cima Agnelessa, 2307 m
da Lago Calaita. S1 (E/1.1), disl. 690m **
Informazioni:
Gita sicura su pendii di scarsa pendenza. Facile.
Seguire la pista di fondo, prima dell'ultimo torrente salire sulla sx.
Attraversare il bosco e una volta usciti puntare la cresta sulla dx. Seguirla
fino in cima.
Piccolo Colbricon, 2511 m
da q.1615 sulla strada per Passo Rolle. S1 (E/1.2), disl. 910m, esp. N
***
Informazioni:
Gita facile e sicura su bei pendii aperti a pendenza costante. In basso bosco
fitto di abeti. Frequentata.
Per strada fino alla Malga Colbricon, poi nettamente su a dx per pendii tra
sassi e piante fino alla vista della Cima Stradon quindi su dritti per la pala
del Piccolo Colbricon. In 3 ore si sale e si scende.
Cima Bocche, 2745 m
da ponte torrente Iuribrutto (Val Travignolo). S1 (E/1.1), disl. 990m esp. S
**
Informazioni:
Gita sicura esposta a sud. Facile trovare crosta.
Dal ponte salire nel bosco lungo il sentiero, poi a sx e sulla cresta fino in
cima.