Alpi e Prealpi Bergamasche

Gruppo delle Grigne
Moregallo, Grignetta, Medale, Zucco dell'Angelone, Zuccone Campelli

 

Monte Moregallo, 1276m

Cresta G.G.O.S.A., AD, III (pp.IV), 500m***

Informazioni:
Facile arrampicata lungo l'evidente cresta sud del Moregallo. Alcuni chiodi lungo la via, soste da attrezzare, portare qualche friend, nuts e cordini. Da Valmadrera salire in auto fino alla frazione Belvedere (indicazioni per San Tomaso). Seguire il sentiero nr 7 fino alla Fonte Sambrosera, quindi imboccare a dx il sentiero nr 6 che lascia il bosco. Pochi metri prima di arrivare ad una selletta (cartello Cresta G.G.O.S.A.) a sx c'è l'attacco della via (1h00).
L1 salire la placchetta  sopra l’attacco della via, quindi proseguire per alcuni piccole guglie. (30m, III+).
L2 superare le guglie e, per sentiero erboso (10 metri), giungere alla base di un tratto verticale (30m, .III+).
L3 rimontare uno sperone ben appigliato fino ad arrivare ad un salto ripido (40m, III+)
L4 salire direttamente la paretina, spostandosi sul muro a sx (IV, 1C), quindi riprendere ancora salendo la cresta. (30m, III pp IV)
L5 in conserva continuare su tracce erbose fino ad un camino.
L6 salire nel camino e uscire a dx per facili roccette (30m, III+).
L7 salire per risalti e placche (possibilità di uscire sul sentiero a dx in ogni momento) (30m, III)
L8 facilmente per roccette si arriva ad un dosso erboso (30m, II). E' possibile prendere il sentiero e scendere o salire in vetta (15'). Altrimenti ci si può dirigere in discesa vs una selletta fino ad una paretina verticale ove si può raggiungere la vetta in arrampicata (pp IV+ quindi rocce instabili e sentiero).
Discesa lungo il sentiero.



 

Cresta 50° CAI, AD+, IV+, 400m**

Informazioni:
Facile arrampicata molto discontinua lungo alcuni pilastrini che corrono paralleli a sx della cresta sud del Moregallo. Pochi chiodi lungo la via, soste da attrezzare, portare qualche friend, nuts e cordini. Un po' una ravanata ma con tratti più difficili della vicina G.G.O.S.A.
Da Valmadrera salire in auto fino alla frazione Belvedere (indicazioni per San Tomaso). Seguire il sentiero nr 7 fino alla Fonte Sambrosera, quindi imboccare a dx il sentiero nr 6 che lascia il bosco. Venti metri prima di arrivare alla selletta deviare a sx (cartello "Cresta 50° CAI"). Seguire il sentiero per una trentina di metri: l'attacco è alla base di un breve salto di roccia lisciato. (1h00)
L1 salire la placchetta iniziale a sx (II), arrivando ad un albero. Da qui si sale il pilastro sulla sinistra (IV), prima delicato poi ben ammanigliato (III), si esce a delle piante ove si sosta alla base di un pilastrino (IV)
L2 III, III+, IV: risalire il pilastro di sinistra (III), un breve tratto erboso e poi un nuovo pilastrino (III), con una breve placchetta iniziale, ed un ottimo chiodo. Da qui salire direttamente il breve pilastro (IV) su buone maniglie poco visibili e roccia molto lavorata, che consente di salire agevolmente sul pilastro (piazzola). Sosta sulla paretina dopo la piazzola.
L3 traversare a sinistra e salire per rocce gradinate (III) fino ad una zona erbosa. Da qui salire a sx per roccette un po' sporche alla base di un canale-camino, salire il tratto verticale ed esposto del pilastro (IV+). Più sopra il pilastro diviene più semplice. Salirlo quasi integralmente e traversare a destra oltre il camino fino a sostare
L4 salire il pilastro (III), poi x divertente crestina fino ad un diedro-camino che si sale in spaccata (IV) per alcuni metri e uscire a dx, proseguendo per alcuni metri fino ad una comoda sosta su chiodi.
L5 salire un muretto (IV) cui segue un tratto facile, fino ad un profondo intaglio. Scendere nell'intaglio (pianta) e risalire sulla paretina successiva fino a sostare su massi incastrati. 
L6 salire il pilastro a sinistra, scendere sul retro e proseguire per erba e qualche roccetta arrivando ad una spaccatura verticale che si passa attraverso in leggera discesa (II). Usciti dalla spaccatura scendere di alcuni metri e sostare su alberelli a destra.
L7 salire uno spigolo leggermente a sx (IV+) e salendo per placche fessurate (III). Poi più semplice.
L8 dalla pianta salire a destra del pilastro (chiodo, IV+), traversando poi a sinistra in obliquo e quindi su in verticale su rocce rotte e poco invitanti (3 chiodi, IV+). Al termine lame facili ma poco stabili (attenzione, III). Proseguire ancora per qualche metro per un canale erboso, fino ad un comodo slargo ove slegarsi e cambiarsi le scarpe. Risalire per tracce di sentiero ad un intaglio, scendere e da qui proseguire la salita (nel caso si veda la relazione della Cresta OSA o scendere direttamente per sentiero a destra (viso a monte).
Discesa: se si arriva fino in cima, si scende a sinistra per sentiero in circa 1h15. Evitando le ultime due lunghezze si segue un sentiero che si diparte sulla destra (viso a monte) e si ricongiunge al sentiero che scende all'attacco della via.


 

Grignetta
Cresta Segantini AD, III+, 500 m***

Informazioni:
Bella via da fare per lo più in conserva, roccia buona, ben appigliata. Facili le protezioni intermedie eventuali. Uniche difficoltà possono essere il Canalone della Lingua se ghiacciato (fino a primavera inoltrata) e la paretina finale (III+). Per il resto occorre procedere veloci.
Dal parcheggio dei Piani Resinelli si segue il sentiero "Direttissima" (n° 8) per il rifugio Rosalba. Lo si segue fino al canalone "Angelina", poco dopo si segue la deviazione a destra per la Cresta Segantini (cartello). Ad un certo punto abbandonare il sentiero per salire a destra per tracce di passaggio e facili roccette al Colle Valsecchi (2 h). Si passa sotto la parete di un torrione arrivando ai piedi di un evidente camino dove è posto l'attacco.
Si risale il camino (35 Mt., II°, III°) giungendo ad uno stretto intaglio, su un terrazzino, in spaccata a sx salire la parete del torrione (strapiombino, III+, unto), si sale lo strapiombino arrivando poco sopra su rocce più facili e giungendo sulla cima del torrione. Scendere dal torrione seguendo la cresta e salendo il successivo, piegare a dx entrando in un canale. Aggirare delle torri e scendere in un intaglio per salire la parete opposta. Raggiungere una cengia sul versante Nord. Scendere nel "Canalone della Lingua", spesso colmo di neve fino a stagione avanzata (possibile calarsi in doppia), e attaccre le rocce sul lato opposto risalendo fino a riguadagnare il filo di cresta. Attraversare un canalino tornando poi nuovamente in cresta che si percorre fino ad un intaglio. Scendere con facile arrampicata (possibile doppia) nel sottostante canalone (detto “La Ghiacciaia”). Proseguire salendo le rocce verticali in corrispondenza della scritta “difficile” (III) riguadagnando la cresta che poi facilmente porta in vetta.
Discesa per sentiero lungo la Cresta Cermenati.
 

RACCONTO

A discapito di quanto detto sopra, partiamo in 2 cordate, senza molta esperienza e soprattutto non veloci. Ci leghiamo io (sulla carta il più esperto) e Simona (esordiente) e Luca e Dany (entrambi con alle spalle qualche normale dolomitica e qualche ferrata). Un bel gruppo assortito. Già dai primi tiri Luca e Dany procedevano troppo lenti. Avremmo qui dovuto scendere. Dopo 2h decidiamo di procedere con la tecnica del "trenino", io tiro, gli altri seguono. Siamo lenti ma si va, vediamo la cima non lontano e prendiamo coraggio. Arriviamo verso le 16 al Canalone della Lingua, comincia a fare scuro ma ce la possiamo fare, abbiamo una pila. Qui troviamo 2 tedeschi ancorati a una sosta che non vanno nè avanti nè indietro, mi chiedono se si possono attaccare al nostro trenino... se li lascio qui è omissione di soccorso, se si attaccano bivacchiamo tutti insieme. Ce li attacchiamo dietro e proseguiamo. Siamo come un treno merci spinto a mano. Siamo sopra la calata da dove poi parte la paretina finale con la scritta "difficile" ma non si vede più niente, con una pila per di più fioca non riusciamo ad arrampicare in 6. decidiamo di bivaccare . E' il nostro primo bivacco, abbiamo teli termici, cibo, acqua e il cielo è splendido. Ai tedeschi diamo un po' del nostro cibo. La notte è stata bellissima, uno splendido belvedere su Lecco e la pianura. All'alba ci svegliamo, ci prepariamo per scendere, sentiamo delle voci.... il soccorso alpino chiamato dalla sorella di Simona ci è venuto a cercare !!
Non abbiamo parole, nè possiamo prendercela con loro, cmq scendiamo con loro a Lecco. Alla centrale del Soccorso ci aspettano amici e parenti ! Che figura !! Un tizio estraneo si avvicina e ci chiede qualche notizia. Diciamo quello che è successo, dei tedeschi etc. A casa passano la notizia al TG3 (non hanno prorio un cazzo da dire !!) ma la nostra versione non era abbastanza interessante: " Sei alpinisti sono stati salvati dal Soccorso questa notte sulle Grigne" Beh, alla faccia della verità giornalistica.

Pilone Centrale
Parete S, Via Zucchi, D-, IV+, 190 m***

Informazioni:
Bella via adesso riattrezzata. In cima al Pilone ci si ricongiunge con la parte finale della Cresta Segantini. L'attacco si raggiunge con la Direttissima + sentiero Cecilia che porta sotto lo sperone sud.
L1 diedrino un po' deversante IV- poi spigolo facile.
L2 diedro poi aggirare a sx un piccolo strapiombo IV+ poi facile.
L3 raggiungere lo spigolo a sx III+
L4 crestina III
L5 placca finale tecnica IV poi facile.
In cima continuare in conserva lungo la Segantini, disarrampicare all'intaglio e risalire ove c'è la scritta "difficile" assicurandosi, III+. Facilmente in vetta.

Campaniletto
Via Fasana, Prada (Normale), AD, III+, 50m ***

Informazioni:
Il primo tiro sarà di III+ ma è talmente unto.... C'è una clessidra a metà per proteggersi. L2  molto bello il passaggio aereo tra le 2 cime. Doppia sulla madonnina
 

La Torre
Via Normale, AD, IV, 60m **

Informazioni:
L1 in fessura unto su alcuni punti, IV, quindi L2 e L3 (III) sulla parete della Torre. Dall'intaglio alla S1 aggirare lo strapiombo a sx.

Via Corti, D-, V, 50m **

Informazioni:
L1 si aggira lo spigolo, dritti sulla placca e quindi si sosta su terrazzino, V. L2 seguire a sx la fessura obliqua che arriva in cima, V.


 

Fungo
Via Normale, AD+, IV, 90m
***

Informazioni:
Dalla calata dalla Torre o dal L1 della Normale alla Torre calarsi alla base della parete che divide il Fungo dalla Lancia. L1 su questa parete fino all'intaglio tra Lancia e Fungo, III L2 percorrere la crestina a sx verso il Fungo e sostare sotto il Fungo stesso III. L3 aggirare lo spigolo esposto e per placca appigliata raggiungere la cima IV. Doppia da urlo, forse la + bella della Grignetta.


 

 

Spigolo Boga, D+, VII (V+ obbl), 110m ***

Informazioni:
Dalla calata dalla Torre o dal L1 della Normale alla Torre calarsi alla base della parete che divide il Fungo dalla Lancia da qui un'altra doppia da 20 m lungo il canale (calata su 1 resinato) fimo a prendere un terrazzino sulla dx or.
L1 paretina di V, quindi due fessure liscie ma piene di chiodi da tirare, VI+ (A0), un po' fisico, quindi facile.
L2 paretina liscia VII ma che si supera in A0 (3 chiodi), anche qui un po' fisica, quindi facile fino ad una terrazza sotto la cappella del fungo (IV).
L3 aggirare a dx lo spigolo, esposto ma roccia fantastica piena di appigli (IV+). Calata vedi Normale.


 

Lancia
Via Accademici, AD+, IV, 60m ***

Informazioni:
Via di ritorno per tutte le vie del Fungo. Attacco e L1 come Via Normale al Fungo. L2 salire dall'intaglio a dx per piccolo strapiombo poi facile III-IV. L3 stare a sx e quindi a dx del filo dello spigolo per lame enormi IV. Doppia fino alla partenza della Normale alla Torre.

 

Torrione Clerici
Spigolo Boga, D+, V, 150m ***

Informazioni:
Via carina a parte il primo tiro. L'attacco non è facile da trovare se non lo conosci. Occorre risalire un pendio in una conca posta a W a dx dello spigolo SW (la parte + bassa del torrione) poi andare vs lo spigolo da dx.
L1 il primo passo è il tipico diedro-liscio-freddo della Grignetta. E' dato di V, forse una volta, adesso azzeri e basta, poi III.
L2 placca di IV+, sembra non ci sia niente e invece vai perchè c'è tutto, alla fine andare vs dx vs lo spigolo.
L3 salire il canale diedro un po' marcio IV.
L4-L5 II-III fino in cima. Noi ci siamo calati verso dx salendo mettendo un cordino intorno ad un sasso sommitale.


 

Piramide Casati
Spigolo Vallepiana, D-, IV+, 170m ***

Informazioni:
Bella via su roccia solida, senza sorprese. Facendo la Direttissima si arriva proprio davanti allo spigolo, salendo poi delle roccette si arriva ad un intaglio da dove parte la via.
L1 sulla dx del camino Porro III+,
L2 III+ poi placchetta IV+ solida, entrare nel pezzo finale del camino.
L3 camino facile in spaccata poi umidiccio e delicato IV.
L4 obliquare a dx verso un'altra placchetta con fessura
L5 rocce facili, si traversa fino alla punta.
Calata seguire i bolli rossi sotto a sx poi dietro verso il Valsecchi.


 

Torrione Palma
Via Cassin (var. Corti e Tenderini), D+, V+, 220m ***

Informazioni:
Bella via su roccia solida che con le varianti in uso diventa sostenuta ma mai difficile. Esp. SW. Dalla Direttissima superare il Canalone dell'Angelina, quindi prendere a sx in discesa per il sentiero Giorgio (8A) e risalire per canale detritico fin sotto la parete del Torrione Palma (indicazioni). La via originale parte a sx del torrione in corrispondenza di un bollo rosso e una freccia. Questa variante parte direttamente sulla placca a sx dello spigolo sud ovest (scritta "Cassin" blu).
L1 salire la facile placca fino ad incontrare un canale obliquo che sale da sx. Sosta con resinati e catena (III)
L2 salire dritti leggermente a sx (V+) poi piegare a dx verso lo spigolo. E' la variante Corti. L'originale sale verso dx (III+)
L3 salire lungo il diedro (IV)
L4 salire leggermente verso sx e quindi dritti in un diedro che porta ad un mugo (V)
L5 salire il diedrino sopra la sosta e quindi obliquare a sx lungo la piccola cengia fino alla sosta (IV+). L'originale dalla cengia saliva direttamente in cima (III)
L6 spostarsi a dx quindi verso sx (V)
L7 fino in cima su rocce articolate (IV+)
Resinati e chiodi in via e alle soste. Utile qualche cordino e qualche friend piccolo.
Discesa: una doppia da 25m lungo la normale (N) quindi per sfasciumi scendere al sentiero Cecilia (attenzione).


 

Guglia Angelina
Via Andreoletti, Fanton (Normale), AD+, IV, 125m ***

Informazioni:
Una frana verificatasi nel 1998 ha cambiato la parte finale della via.


 

Punta Giulia
Spigolo NE (Normale), AD+, IV, 50m ***

Informazioni:
Bella vietta, ben appigliata ed esposta. L1 su dritto, verticale ma ben appigliato, IV, L2 lungo una fessura ben appigliata verticale. Calata 1 doppia da 50m giusta.

Torrione del Cinquantenario
Parete SW Via Il Fantasma della Libertà, TD, VII+ (6a+ obbl), 130m****

Informazioni:
Magnifica via su roccia stupefacente, molto continua su difficoltà dell'ordine del 6a-6b. I passi più duri molto ben protetti. Resinati lungo la via e soste con catene. Possibilità di calata sulla via se non c'è nessuno oppure da concatenare come abbiamo fatto con qualcosa sulla Torre Cecilia. Prende il sole verso mezzogiorno. Di mattina le piccole tacche del primo tiro di 6b non sono uno scherzo.
Avvicinamento: prendere il sent. 9 per il Rosalba, all'altezza della base del Cinquantenario attraversare a dx il canalone e raggiungere la base. La via è la seconda che si incontra sulla parete W dopo una fessura obliqua.
L1 Placca su piccole tacche, sosta sulla sx, 6b
L2 A destra lungo una fessura lavorata, 5c
L3 Altra placca molto bella, di movimento e continua, 6b+
L4 Partenza dura molto ben protetta e azzerabile poi traverso sulla sx delicato o + facile , clessidra, 6c
L5 Dritti lungo il pilastrino, tiro meraviglioso ben ammanigliato, protetto un po' + lungo, 6a


 

 

Torre Cecilia
Parete S Via Tapiocré, TD+, VIII+/A1 (6a obbl.), 130m *

Informazioni:
Via molto dura su roccia su duversi tratti marcia o poco stabile, difficilmente proteggibile su alcuni tratti. La prima parte della via di 2 tiri che parte dalla base non l'abbiamo fatta ma è sconsigliata (6b marcio). Siamo partiti dalla forcella tra il Cinquantenario e la Cecilia. Stare sul lato E della forcella.
L1 tiro molto duro fisicamente, tutto da tirare su resinati e chiodi, uscita dal diedro dura. Roccia marcia. A0 (fisico), 7a+ in libera...dicono.
L2 lunghezza molto continua e lunga, 40m poco proteggibile e qualche resinato, 6a+ l'inizio poi 5c
L3 partenza dura...sei già cotto forse comunque è 6b+/A1 poi 5c e facile quando si unisce allo Spigolo Marimonti.
Discesa sul versante N.


 

Spigolo SW Marimonti, AD-, III+ (1p. IV+), 75m ***

Informazioni:
Bella via, ottima roccia, ben protetta
L1 Dalla Torre del Cinquantenario, seguire la crestina (II),
L2 salire per lo strapiombino di IV+, ben protetto quindi salire a sx dello spigolo (35m IV+)
L3 salire vs dx lungo lo spigolo fino quasi alla vetta (40m, III+). 
Ci si cala sul versante nord.

Parete W Via Fanny, AD+, IV+, 140m *

Informazioni:
Via bella purtroppo su roccia instabile.
L1 nel canale di attacco su roccia sporca fino all'inizio della fessura della parete W (30m, III).
L2 salire sulla parete vs dx, sporca, 2ch da trovare fino sotto una nicchia (40m, IV+).
L3 attraversare vs sx nel diedro e percorrere la fessura cmq proteggibile (25m, IV+). A noi è partito un masso di 2 metri di diametro sotto i piedi alla S3. Occhio che cmq la roccia è instabile in + punti !!
L4 proseguire nel camino vs sx fino in cima (40m, IV).

Torrione Pertusio
Spigolo SE Mir, D-, VI- (IV+ obbl.), 130m **

Informazioni:
Via facile che alterna i primi tiri di roccia instabile con gli ultimi decisamente carini
Seguire il sentiero delle Foppe per il rifugio Rosalba, al bivio con il Sentiero dei Morti che sale a destra, proseguire dritti fino alla base del Torrione del Pertusio. L'attacco è evidente : scritta MIR in blu.
Discesa a piedi da dietro il Torrione e prima dell'arco di roccia scendere a dx.
L1, IV: verticalmente fino alla sosta, roccia buona, fittoni.
L2, IV: proseguire in un canalino sulla dx su roccia marcia fin sotto ad un bombé (1ch, 1 fittone).
L3, VI-/A0, IV+, : salire nel diedro a sx della sosta (VI-/A0), proseguire su roccia sana facile quindi sotto uno strapiombino, stare sulla dx (fittoni, chiodi). Dall'ultimo chiodo traversare in orizzontale a sx arrivando ad una cengia, su cui è posta la sosta.
L4, IV: salire una netta fessura proseguendo poi sullo spigolo per fessure verticali ben appigliate, bel tiro.


 

Parete S, Via Santo Domingo, D+, VI+, 140m***

Informazioni:
Bella via su roccia sana in diedri e fessure. Accesso come allo Spigolo Mir, l'accesso è 10 metri prima
L1, V: Salire il diedro fino a giungere alla sosta su un terrazzino a dx
L2, VI+: Tornare nel diedro (V, VI+), dopo lo strapiombino si giunge ad una zona con massi instabili ma senza grosse difficoltà tecniche (IV). A sx alla base di una fessura sale Renata, obliquare a dx raggiungendo un'altra sosta situata in cima ad un grosso masso
L3, IV+: risalire il diedro, spostarsi sulla sx vs uno spigolo fino ad un terrazzino erboso. Sulla dx c'è un grosso masso a forma di pulpito e sopra la sosta
L4, V: salire la fessura a fianco della sosta, proseguire nel diedro e alla fine spostarsi in centro alla placca. Alla cengetta obliquare a dx per prendere lo Spigolo Mir.


 

 

Sigaro Dones
Parete NW, Via Rizieri, TD-, VI, 110m***

Informazioni:
Bella via, ben protetta, soste attrezzate, fittoni resinati e chiodi in abbondanza. V obbligatorio. Dalla cresta Cermenati traversare verso i Magnaghi (sent 3) e prima di arrivare alla Bocchetta dei Prati, risalire il canalone fino davanti alla parete W del Sigaro.
L1 salire per la lama staccata e passare sulla parete del sigaro appena possibile, quindi proseguire tenendo la sx, IV+.
L2 salire verso dx sotto la fessura e seguirla per aggirare uno strapiombino, quindi continuare lungo la fessura tenendo la sx. VI (A0), continuo ma numerosi chiodi in loco.
L3 salire verso dx (pass. V) quindi spostarsi ancora verso dx aggirando lo spigolo e finendo sulla Colombo quindi facilmente in vetta (IV). Possibilità di salire dritti dopo il secondo resinato (VI). 2 doppie dalla cima.


 

Torrione Magnaghi Meridionale
Parete S, Via Albertini, AD, IV+, 160m****

Informazioni:
Bella via, ben protetta, soste attrezzate a resinati, possibile integrare nelle molte clessidre, roccia sanissima. Attacco dopo l'intaglio che porta al Sigaro Dones dove c'è una lapide a sx, salire verso l'intaglio tra il Magnaghi e il Sigaro Dones con cui condivide il primo tiro.
 L1 arrivare poco prima dell'intaglio, III.
L2 salire il diedrino pieno di clessidre IV. L3 salire il camino sulla dx e poi al suo termine rientrare a sx, IV+.
L4 salire sulla cresta dalla rampa a sx, III.
L5 continuare fino in cima facilmente II.
Discesa: in doppia dalla normale verso E o proseguire al Magnaghi Centrale attarverso il Traversino IV, unto (1 tiro). Da qui scendere verso N disarrampicando, seguire la freccia poi cavo metallico fino alla forcella GLASG.


 

Parete SE, Spigolo Dorn, AD, IV+, 160m***

Informazioni:
Bella via, ben protetta, soste attrezzate, possibile integrare nelle molte clessidre. Attacco dopo l'intaglio che porta al Sigaro Dones dove c'è una lapide sulla sx in alto.
L1 rampa facile sassi un po' mobili III,
L2 in fessura diedro IV,
L3 continuare nel diedro con passaggino atletico ben protetto IV,
L4 dalla cengia a sx andare nel canale della Albertini IV, 100m in cresta per facili rocce III.
Per andare al Torrione Centrale scendere vs est (II) fino alla sosta  da dove fare il "passaggino", unto, IV poi tranquillamente in cima.


 

Parete SE, Spigolo Antidorn, D-, V+, 140m***

Informazioni:
Bella via, ben protetta, soste attrezzate. Dopo il primo tiro le difficoltà diminuiscono. Attacco dopo l'intaglio che porta al Sigaro Dones, è la prima via che si incontra sulla sx scendendo.
L1 tiro chiave su placche, continuo V+ (utile friend piccolo),
L2 difficoltà diminuiscono su roccia appigliata IV,
L3 tiro facile su roccia sana III, L4 ancora per maniglioni fino alla cresta III.  100m in cresta per facili rocce III.
Per andare al Torrione Centrale scendere vs est (II) fino alla sosta  da dove fare il "passaggino", unto, IV poi tranquillamente in cima.


 

Parete NW, Via Graziella, TD-, VI, 130m***

Informazioni:
La via viene data di V+, A1 per i numerosi chiodi in loco sul secondo tiro. In realtà con la richiodatura si è resa senz'altro + sicura la via ma l'A1 è impossibile con i chiodi in loco. Il passaggio chiave alla fine del L2 è un buon VI e anche umido. Attacco vedi Via Rizieri, continuare su per placche il canalone per 50m dal Sigaro.
L1 si attacca (catena sulla lama staccata) in una fessura obliqua vs sx abbastanza ostica tra la lama staccata e la parete, V poi su roccia poco sana fino in sosta, IV+.
 L2 su dritti per una fessura (2-3 resinati, V) fino a raggiungere una placchetta sotto uno strapiombo, che si passa vs dx rispetto al resinato, VI, per raggiungere una cengia.
L3 placca articolata di IV+ con un passo di V, su dritti (la via originale tagliava a dx per prendere la Spaccatura Dones).
L4 proseguire facilmente in vetta, III+.
Discesa: 3 doppie lungo la Normale.


 

Torrione Magnaghi Centrale
Fessura Gandin, D, V+, 140m***

Informazioni:
Bella via, ben protetta, soste attrezzate, possibile integrare con qualche friends. Attacco a dx della normale.
L1 si sale per la crestina esterna al camino che affianca la parete, IV.
L2 al terrazzo si attacca il diedro prima di IV+ quindi V+ per passare il masso che sbarra la strada. Appigliato.
L3 si esce a dx su facili rocce III.
L4 in cresta II.
Scendere seguendo la fune alla forcella GLASG.

Torrione Magnaghi Settentrionale
Parete S, Via Lecco, AD+, IV+, 160m***

Informazioni:
Bella via, ben protetta, soste attrezzate. Se si proviene dal Torrione Centrale, scendere vs nord disarrampicando (freccia, possibilità di calata), II, fino alla catena che porta alla forcella GLASG, ove c'è l'attacco.
 L1 attraversare in obliquo vs sx per 30m, III raggirare uno spigoletto e d uscire in placca 50m, III+.
L2 salire e attraversare a dx la placca fino ad un terrazzino (25m IV+) chiodo.
L3 passare direttamente un piccolo strapiombo e quindi in cima (35m, III+).
Discesa: dalla Bocchetta dei Venti ritornare sul versante Est dei Magnaghi o salire in vetta e poi scendere per il sentiero Sinigaglia


 

Parete S, Via Bartesaghi, D-, V, 120m***

Informazioni:
Bella via, con un secondo tiro veramente bello, ben protetta, soste attrezzate. Se si proviene dal Torrione Centrale, scendere vs nord disarrampicando (freccia, possibilità di calata), II, fino alla catena che porta alla forcella GLASG, ove c'è l'attacco.
L1 da un masso staccato a dx salire puntando all'estremità destra del tetto (alla sua sx sale la Lecco), seguendo i fittoni fin dopo alle placche nere IV+.
 L2 salire un muretto leggermente strapiombante (V) e salire vs dx (possibilità di sosta dopo 15m, qui finiva la vecchia Bartesaghi) proseguire sul pilastrino a dx con arrampicata entusiasmante lungo il fianco destro di un pilastrino (IV+) e attraversare a sx alla sosta.
L3 salire la fessura strapiombante ma ben ammanigliata sopra la sosta (IV+) poi facilmente in cima. 
Discesa: dalla Bocchetta dei Venti ritornare sul versante Est dei Magnaghi o salire in vetta e poi scendere per il sentiero Sinigaglia


 

Dito Dones
Parete SE, Via Il Diedro Obliquo, TD-, VI-, 170m***

Informazioni:
Bella via su roccia solida protetta molto bene con fittoni resinati. Aperta da Fabio Lenti.
L1 attacco sotto un tettino, si risale la placca vs dx quindi si rimonta a sx il muretto ben appigliato IV+.
L2 roccia facile e solida  IV
L3 ancora par un'altra lunghezza sulle stesse difficoltà fino ad una cengia dove si sosta. Si prosegue poi vs sx seguendo un cavo metallico. Qui inizierebbe la vera via.
L4 inizia con un piccolo strapiombo e poi un bel tiro continuo in un diedro, 25m, VI- .
L5 continuare il diedro che si appoggia un po' meno continuo. 30m, VI-
L6 spostarsi a sx su cengia per prendere un altro diedro che sposta sulla sx per placca e quindi passare lo strapiombino, + facile vs sx (6a+/A0).
L7 ultimo tiro verticale ma ben appigliato fino alla vetta V+.
Si scende all'intaglio tra il Dito e lo Zucco di Teral con 50m di doppia.

 

Medale, Antimedale e Monte San Martino

Medale

Via Taveggia, TD, VI e A0 oppure VII+, 300m***

Informazioni:
Via classica con arrampicata fisica per diedri, fessure e strapiombini, su roccia ottima. I passaggi più duri sono decisamente unti, il tratto chiave (6b+/6c) è unto da far schifo ma si passa in A0/A1 da chiodo a chiodo. Presenti chiodi e qualche spit, soste su resinati.
Attacco: oltrepassare Laorca sulla SP62 della Valsassina e al tornante prendere a sinistra sulla via Paolo VI e parcheggiare in fondo alla strada nei pressi del cimitero. Seguire le indicazioni CAI 56-58, costeggiare il cimitero e oltrepassate alcune case fino ad incrociare una strada in cemento a ridosso di una rete paramassi che sale da Rancio, prendere a destra fino ad alla Baita del Pastur, qui prendere il sentiero a sinistra con indicazione per il Medale, al bivio continuare dritti per la ferrata, quindi dopo una decina di metri prendere a destra (indicazione Taveggia Anniversario) fino a raggiungere la base della parete, proseguire fino ad arrivare all'attacco della via "Taveggia" (scritta).
L1 salire un diedrino erboso a sx di un albero uscendo (II) a sinistra su una rampa erbosa. Proseguire superando una placca scanalata (III+, resinato) poi ancora rampa erbosa sulla sx fino alla sosta. Sono presenti due soste, la prima che si incontra sulla dx appartiene alla via "Eternium", mentre quella più a sx è della "Taveggia". 40m, III+
L2 salire il diedro unto a sx della sosta (IV+) e uscire a sx in placca (V-), poi per blocchi alla sosta. 35m, V-
L3 salire le placchette fessurate verso sx (IV) in direzione di un alberello secco (V-), continuare dritto fino alla base di un diedro. 25m, V-
L4 salire l'untissimo diedro, uscire a sx del gran tetto triangolare. 30m, VI+ oppure VI e A0 (possibile concatenarlo con L3)
L5 salire il diedrino a sx (IV+) e proseguire poi su blocchi (III) sino alla cengia mediana, la sosta si trova vs dx. 30m, IV+
L6 proseguire in verticale su belle lame sino alla sosta a dx (possibile concatenarlo con L5). 20m, V-
L7 tiro chiave, risalire la placca a sx tagliata verticalmente da una fessurina sin sotto ad una nicchia giallastra. Superarla faticosamente (6b+/6c in libera oppure VI e A0) su roccia straunta (noi anche bagnata) uscendo su placchetta a gocce molto verticale  quindi superare un tettino con passo obbligato (VI) e uscire alla sosta sulla sx, 30m VI e A0.
L8 traversare su di una cornice esposta verso dx (IV+), salire per rocce rotte (IV) fin sotto ad una placchetta con 3 ch. (VII- oppure VI e A0)che si sale quindi si piega a sx verso il diedro, 40m V+ e A0.
L9 salire il diedro sulla placca (V+) sopra la sosta, poi spostarsi a dx proseguendo in un altro diedro (IV+) e uscire a dx aggirando uno spigolo dove si sosta, 40m V+
L10 salire il canale erboso e uscire per le rocce a dx sul sentiero, 25m, III.
Discesa: seguire il ripido (catene) sentiero che conduce alla base della parete e a Laorca.
Materiale: 12 rinvii, cordini, dadi e friends medio piccoli utili (0.5-1 BD), staffe inutili.



Via Anniversario, TD, VII- oppure VI-/A0, 330m***

Informazioni: Bella via, continua sul V e VI. Passi chiave azzerabili. Roccia ottima, unta sui passi obbligati. Gli ultimi 3 tiri su roccia discreta. Attacco: oltrepassare Laorca sulla SP62 della Valsassina e al tornante prendere a sinistra sulla via Paolo VI e parcheggiare in fondo alla strada nei pressi del cimitero. Seguire le indicazioni CAI 56-58, costeggiare il cimitero e oltrepassate alcune case fino ad incrociare una strada in cemento a ridosso di una rete paramassi che sale da Rancio, prendere a destra fino ad alla Baita del Pastur, qui prendere il sentiero a sinistra con indicazione per il Medale, al bivio continuare dritti per la ferrata, quindi dopo una decina di metri prendere a destra (indicazione Anniversario) fino a raggiungere la base della parete, proseguire fino ad arrivare alla scritta rossa ANNIVERERS (attacco di Anniversario). 20 min.
L1 salire il pilastrino su facili fessure (IV+), poi difficile placca finale (VI+ o V/A0), sosta a sinistra su un piccolo terrazzo. 30m VI+ o V /A0.
L2 salire a destra della sosta e superare lo strapiombino (V), salire il diedro quindi a sinistra fino alla sosta su un terrazzino che è situata su di un terrazzino. 25m, V+.
L3 salire il diedro a sinistra della sosta, passare due strapiombi, arrivare ad un vago diedro e quindi andare a sinistra su placca esposta ma ben protetta, attraversare a sinistra poi facilmente alla sosta. 40m, VI+ o V/A0.
L4 salire il diedro a destra (V+), poi attraversare verso sinistra su placca liscia (VI o V/A0, 2 chiodi) e risalire sul terrazzino dove si sosta. 20m. VI o V/A0
L5 salire obliquando a sinistra ed evitare il tetto sul bordo sinistro (i fittoni che salgono a destra sono di Saronno 87), quindi facilmente si raggiunge la sosta sulla destra, 25m, V+
L6 salire la fessura, prendere il diedro e alla fine uscire a sinistra (V, chiodo), salire verticalmente ad un muretto con fittone piegato (un ramo di Kevlar ci passa bene, VI), salire dritti, oppure più facilmente a destra tornando subito a sinistra e raggiungere la sosta su una piccola cengia. 25m VI.
L7 prendere la paretina a sinistra della sosta e lo spigolo (V+, i fittoni a destra sono di Saronno 87), quindi un diedro giallo obliquo (azzerabile ma faticoso, VII- o VI/A0), 35m, VII- o VI/A0.
L8 salire il diedro giallo con la parete a gocce fino sotto al tetto (VI-). Attraversare sotto il tetto verso sinistra e passarlo in corrispondenza del fittone, quindi continuare faticosamente sempre in strapiombo nel diedro (cordoni in 2 clessidre, VI+ o VI-/A0), proseguire più facilmente verso sinistra alla sosta. 30m, VI+ o VI-/A0.
L9 salire il diedro (V+), obliquare sinistra, e salire piu facilmente (IV+) su grossi massi incastrati, attraversare per qualche metro a sinistra fino alla sosta. 20m, V.
L10 salire la fessura a destra, continuare a obliquare verso destra, risalire lo spigolo (fittone) fino ad una terrazza con albero dove si sosta (possible concatenare L9 con L10). 25m, V+.
L11 salire facilmente verso destra rocce semplice (qualcuna instabile), passare l’alberello, continuare ad obliquare verso destra fino alla sosta in comune con Saronno 87. 30m, IV+.
L12 salire sopra la sosta (V+, fittone) quindi nel diedro (chiodo), poi per rocce facili si raggiunge la cresta e un albero dove si sosta, 25m, V+
Discesa: salire la cresta (II) fino ad una prima selletta, continuare sulla cresta e raggiungere una sella piu ampia dove esce la via Cassin. Salire ancora qualche metro e prendere il sentiero verso destra (catene) che scende nel canale dove passa il sentiero proveniente dalla vetta del Medale.Arrivare al bivio per la ferrata, prendere a sinistra e continuare fino a Laorca.
Materiale: 14 rinvii, friends (0.5-2 BD), kevlar, cordini



Spigolo Bonatti, TD, VI+, 200m****
 

Informazioni: Via molto bella e sostenuta. Protezione con resinati e qualche chiodo. Soste su resinati da collegare.
Attacco: da Rancio si segue il sentiero 52 fino alle reti paramassi, quindi prendere per il sentiero 58 Ferrata Alpini Medale che sale lungo una ripida traccia nel bosco. Attaccare la ferrata sino al termine delle difficoltà, percorrere alcuni metri in piano prima che la ferrata riprenda a salire, qui abbandonare la ferrata ed arrivare ad una grossa grotta, traversare ancora a destra abbassandosi sino a raggiungere uno spigolo e la scritta della via.
L1 Dal pulpito salire un diedro V, poi facili roccette fino alla placca.
L2 traversare salendo a dx, V+, quindi scendere un filo per prendere una fessura rovescia (VI), poi risalire un diedrino fino ad uno spigolo, continuo, aggirare lo spigolo per placca a gocce alla sosta, VI+. Continuo sempre in leggero strapiombo.
L3 salire un diedro leggermente strapiombante, uscita da pompare, VI+, quindi salire un diedro in dulfer, V+. Finale su una placchetta sotto uno strapiombino, VI+. Continuo, atletico.
L4 roccia magnifica a goccia sulla dx (IV+) poi blocchi instabili (V) quindi lame e blocchi oltre l'albero, (IV).
L5 salire dritto per placchetta, piccole gocce e tacchette (VI), alla fine rocce instabili. Via originale a sx nel diedrino con alberello (III+)


 

 

 

Antimedale

Via L'Altra Chiappa, TD, VII, 220m***

Informazioni:
Bella via su roccia solida, impegnativa e protetta abbastanza bene sui tratti non proteggibili altrimenti. Difficilmente azzerabile. Ultimo tiro unto.
Attacco: da Rancio si segue il sentiero 52 fino alle reti paramassi, quindi prendere per il sentiero 58 Ferrata Alpini Medale che sale lungo una ripida traccia nel bosco. Arrivati sotto la parete la via inizia in corrispondenza di una placca con la scritta "Chiappa", 20 m sopra la via degli istruttori (30 min).
L1 salire la placchetta iniziale (in comune con la Via Chiappa, III+), poi anziché obliquare leggermente a destra ("Via Chiappa") si prosegue verticalmente (scritta, IV+) lungo una bella placca lavorata. 35m, IV+
L2 salire il facile strapiombino sopra la sosta, poi per bella placca fessurata raggiungere la sosta alla base del pilastro. 20m, V+
L3 tiro chiave. Salire verticalmente i primi metri in placca, poi spostarsi delicatamente sulla dx (VII) sfruttando una minuscola cengetta e salire faticosamente lungo rocce lavorate. Proseguire poi lungo un faticoso diedro inciso da una fessura molto stretta (VII oppure VI e A0) al termine del quale si raggiunge una cengetta, rimontare a sinistra la placca molto compatta (VI) quindi risalire la fessura verticale (VI) fino alla sosta, 35m, VII
L4 non salire il diedro (Via Chiappa) ma obliquare a sinistra su una placca delicata, quindi saltare giù dalla placca a sx e per fessure facilmente raggiungere lo spigolo (IV), dietro al quale si trova la sosta (in comune con la Via  Chiappa). 35 m, VI+
L5 si obliqua a dx salendo una placca molto compatta. La si sale per i primi metri con l'aiuto di una fessura sino al suo termine (molto faticoso, VI+). Da qui sempre in placca (eventualmente più semplice sfruttando la fessura a sinistra, VI-) salire l'ultimo muretto VII- oppure V+ e A1. 35m, VI+
L6 seguire la placca delicata sopra la sosta (VI+) sino a raggiungere un diedro molto unto, VI oppure V e A0 (dove corre la "Via degli istruttori") mediante il quale si raggiunge l'ultima sosta. 30 m, VI+.
Discesa seguire viso a monte il sentiero vs sx che porta alla base (catene, esposto).
Materiali: 12 rinvii, utili friends medio piccoli (0,4 - 1 BD), kevlar per clessidre.


 

Via Chiappa, D+, VI-, 220m***

Informazioni:
Bella via su roccia solida, qualche passaggio unto. Protetta bene con fittoni resinati.
Attacco: lo stesso della Via L'Altra Chiappa.
L1 salire la placchetta iniziale (III+), poi obliquare leggermente a dx per entrare in un diedro canale che con rocce rotte (IV+) porta ad una sosta, 50m, IV+.
L2 uscire sulla placca soprastante a sx sfruttando alcune fessure oblique verso sinistra (spit in comune con l'Altra chiappa). Non raggiungere la sosta al termine della placca, ma 5 metri prima attraversare a dx x raggiungere una sosta su una cengetta a dx di un alberello, 20m, V-
L3 salire verticalmente a dx del diedro (IV+), aggirare il piccolo strapiombo a dx, salire a dx del diedro successivo oltre un pilastrino (V-) e seguire infine il diedro successivo (IV+) che porta al pilastro sulla sx dove si trova la sosta. 45 m, V-
L4 salire il diedro sopra la sosta (V, unto), poi una volta usciti si trova una sosta sotto un tetto (sosta della Via degli Istruttori e sosta vecchia della Via Chiappa), rinviarla lunga e traversare orizzontalmente a sx raggiungendo lo spigolo (IV), dietro al quale si trova la nuova sosta (in comune con la Via L'Altra Chiappa). 35 m, V
L5 proseguire ancora verso sx lungo una cengia, salire lungo il blocco staccato sulla sx (V, unto), salire e portarsi sotto al diedro chiave (VI-, molto unto ma ben appigliato, 1 ch e 1 resinato sopra il tetto). Spostarsi verso dx fino a raggiungere un ceppo (V+) e ancora vs dx fino alla sosta. 35m, VI-
L6 traversare verso sx (V-) seguendo le fessure oblique quindi traversare vs lo spigolo (IV) all'evidente sosta 25 m, V-.
Discesa: seguire viso a monte il sentiero vs sx che porta alla base (catene, esposto).
Materiale: 10 rinvii, utili friends medio piccoli (0,4 - 1 BD), kevlar per clessidre.


 

Via degli Istruttori, TD-, VI+, 220m***

Informazioni:
Bella via su roccia solida, qualche passaggio unto. Protetta bene con fittoni resinati.
Attacco: da Rancio si segue il sentiero 52 fino alle reti paramassi, quindi prendere per il sentiero 58 Ferrata Alpini Medale che sale lungo una ripida traccia nel bosco. Arrivati sotto la parete la via inizia in corrispondenza di una placca con la scritta blu ISTR (30 min)
L1 facile tiro di III+
L2 placca tecnica su buchini e fessure IV+.
 L3 fessura unta e bella placca di IV+ fino sotto uno strapiombo.
 L4 superare direttamente lo strapiombo per fessure unte ma proteggibili (friend grossi), poi per placca, VI.
 L5 salire un po' poi prendere un diedro ostico ma protetto e poi passare a sx per sostare sotto un tetto.
L6 Rientrare a dx per fare yutto il diedro continuo, protetto lungo V+.
L7 salire su dritto su placca  e poi traversare a sx, scivoloso VI+ (resinato) poi facilmente in cima.
Discesa: Si scende a sx per sentiero attrezzato.
Materiale: 10 rinvii, utili friends medio piccoli (0,4 - 1 BD), kevlar per clessidre.

 

 

Via Stelle Cadenti, TD, VII+ (VI obbl.), 220m****
Informazioni:
Bella via su roccia solida. Protetta bene a spit. I passi + duri non sono obbligatori. Il tiro più duro è protetto molto bene.
L1 in comune con la via degli istruttori,
L2 vs dx placca corta V
L3 tiro chiave in placca di VII+, il passo si può azzerare.
 L4 diedro di IV+ poi uscita su placca VI,
L5 tiro continuo molto ben protetto legg strapiombante VII poi VI,
L6 traversare a sx VI poi IV+ ed uscire con passo VII- azzerabile.
Discesa: Si scende a sx per sentiero attrezzato.
Materiale: 10 rinvii, utili friends medio piccoli (0,4 - 1 BD), kevlar per clessidre.


 

Via Apache, TD, VI, 210m***
Informazioni:
Via interessante da proteggere con pochissimi chiodi e che si stacca a destra della Via degli Istruttori. Roccia buona. Passaggio chiave con difficoltà nettamente superiore alla via.
L1 e L2 in comune con la via degli Istruttori.
L3 dalla sosta della via degli Istruttori attraversare salendo leggermente a destra per 8 metri dove si incontra la sosta di Apache (meglio sostare qui). Salire dritti sulla placca fessurata e quindi puntare a destra allo sperone (chiodo con maillon) e salire sullo sperone verticalmente con buone maniglie e fessurine. Salire fino a quando si arriva ad una placca ed uscire su una cengia erbosa, continuare verso sinistra in diagonale verso sinistra fino alla sosta con catena. 25m, V+.
L4 obliquare verso destra, tra piantine e rovi, aggirare uno spigolino fino ad arrivare su una cengetta con una piantina, salire un po' verso destra fino alla sosta posta sotto la verticale del grande tetto. 20m, IV+.
L5 tiro chiave, salire verticalmente la parte destra lungo fessurine ben proteggibili. Raggiunto il primo chiodo, attraversare orizzontalmente a sinistra su placca lavorata (2 chiodi) e quindi salire verso l'estremità sinistra del tetto (chiodo e cordone con moschettone a ghiera in clessidra). Salire faticosamente la larga fessura verticale per 2 metri (direi almeno VI+) fino ad un piccolo alberello. Continuare sulla fessura che diventa più facile (2 chiodi), evitare i rovi che invadono la parte finale della fessura spostandosi sulla destra e raggiungere la sosta al termine della fessura su un terrazzino sulla sinistra. 35m, VI.
L6 salire dritto (a sinistra variante Geronimo) lasciando l'evidente tetto sulla sinistra, seguire due bellissime fessure verticali parallele molto vicine ed arrivare ad un diedro sulla sx, quindi salire una placchetta a rigole verticali ed uscire su un terrazzino detritico. Proseguire su facili gradoni fino ad una sosta. 40m, V.
Discesa: Salire ancora per circa 15 metri poi traversare verso sinistra lungo una vaga traccia sino a ricongiungersi all'uscita delle altre vie, continuare verso sinistra faccia a monte fino ad incontrare il cavo metallico che porta al sentiero attrezzato comune di discesa alle altre vie.
Materiale: Friend fino al 3 BD, nuts. Soste su spit e anello di calata.


Via Sentieri selvaggi, TD, VI, 275m****
Informazioni:
Bella via su roccia solida. Via da proteggere con friends, qualche chiodo e spit (vecchio e ruggine) lasciato dagli apritori. Soste con fix e catena.
L1 e L2 in comune con la via degli Istruttori.
L3 tiro di raccordo. Alla sosta della Via degli Istruttori o di Stelle Cadenti, traversare orizzontalmente a destra su terreno facile seguendo una vaga cengetta ghiaiosa e alcuni alberelli fino ad incontrare una catena. Seguire la catena (attenzione ai sassi che si smuovono). Dopo un breve salto verticale la catena prosegue orizzontalmente verso destra (per terminare all'attacco della via Asen), qui abbandonare la catena e salire 3 metri alla sosta di partenza di Sentieri Selvaggi, 50m, II.
L4 Salire la placca soprastante V, poi fessurine e buchi, IV+ fino alla sosta. 25m, V
L5 Tiro chiave, salire il muretto V, spostarsi a sinistra e salire la difficile placchetta a gocce VI (spit psicologico ruggine) ed entrare nel bel diedro che si sale in dulfer e spaccata (chiodi, friends), salire alla fine del diedro sul pulpito a sinistra e poi spostarsi in obliquo a destra V+, lungo una lama sul terrazzino dove si sosta. 40m, VI
L6 Lunghezza molto bella, salire il diedro (chiodo) e il piccolo facile strapiombo V, quindi continuare nel diedro ben ammanigliato V, continuare il sistema di fessure ben proteggibili fino ad un piccolo spit ruggine (VI-) sulla placca dove si traversa nettamente a destra alla sosta. 40m, VI-
L7 Salire il muretto, IV+, poi per facili gradoni (III) fino ad una forcelletta dove si sosta. 40m, IV+
Discesa: prendere a sinistra su cengetta ghiaiosa (fare attenzione a non scaricare sassi) fino ad incontrare il cavo metallico che porta al sentiero attrezzato comune di discesa alle altre vie.
Materiali: 12 rinvii, 1 serie completa di friends (0.5-2 BD), kevlar e cordini.  


Via Myriam, TD+, VII-, 160m****
Informazioni:
Bellissima via su roccia solida. La via sale sul Pilastro Irene immediatamente a destra dell'Antimedale in corrispondenza della Ferrata degli Alpini.
Attacco: seguire per la ferrata degli Alpini. Salire per 30m la ferrata fino a quando si traversa a destra. Al termine del traverso lasciare la ferrata e continuare a destra su cengia erbosa fino all' attacco in un diedrino (fittone e scritta in blu)
L1 diedro quindi due fessure oblique faticose e passaggio finale molto delicato per risalire sulla cengia, 30m, VI+, utili friends piccoli.
L2 magnifico tiro su fessure orizzontali e buchi, salire verso destra, salire un piccolo strapiombo poi facile placca, 25m, VI-.
L3 placca verticale, uscita a destra, 25m, V+.
L4 si traversa a dx, fessura diedro tecnica poi placca verso sinistra e muretto faticoso, 30m, VI.
L5 primo pezzo facile IV+ su roccia friabile quindi placchetta su tacche piccole VI+, ben protetto, azzerabile.25m, VI+ o VI-/A0
L6 si supera a dx il tetto, quindi in leggero strapiombo ma sempre ben ammanigliato 5c su placche e fessure sino alla sosta. 35m, VII- o VI-/A0.
Discesa: Percorrere in discesa la ferrata o raggiungere la vetta. In questo caso dalla croce scendere verso destra seguendo per S. Martino, al primo bivio scendere a sinistra e scendere ancora a sinistra nel canale che porta al sentiero di discesa delle altre vie dell'Antimedale

 

 

Monte San Martino

Via Attraverso il passato, VI, 95m***

Informazioni: via corta con una bella fessura sull’ultimo tiro. Roccia ottima.
Attacco: da Rancio si segue il sentiero 52, oltrepassare i bivi per l'Antimedale e la ferrata del Medale e proseguire sino ad una madonnina. Il sentiero sale verso destra nel bosco, continuare fino ad un bivio e prendere per il sentiero La Vergella. Transitare sotto la falesia delle Placchette di San Martino e scendere leggermente fino ad una traccia che sale, seguirla fino all’attacco delle vie del Monte San Martino. La prima via che si incontra é “Attraverso il passato”.
L1: salire il facile speroncino, clessidre con cordoni, qualche chiodo. III+, 30m.
L2: alzarsi leggermente e attraversare verso destra, salire un diedrino e un muretto che porta ad una cengia. Clessidre e chiodi con cordone. IV+, 30m
L3: salire in obliquo verso destra alla fessura verticale (VI, 2 ch.), allo spigolo salire la bella placca (IV) fino alla sosta sulla cengia. VI / A0, 35m
Discesa: prendere le tracce verso sinistra ed arrivare all’arrivo di Tutto in traverso, scendere seguendo i bolli gialli e le catene che riportano all’attacco.
Materiale: 2 mezze e qualche friend (0.4-1 BD), le clessidre hanno giá i cordoni




Via GGG, V, 60m **

Informazioni: via (molto) corta con una bella fessura sull’ultimo tiro. Roccia ottima.
Attacco: vedi Via Attraverso il passato, continuare scendendo, si aggira uno speroncino e si incontra l’attacco di “GGG”
L1: salire verticalmente lo sperone su gradoni fino alla sosta su cengia. III+, 25m
L2: salire verticalmente il muretto con buone fessure e buchi (clessidre con cordoni), spostarsi verso destra verso una larga fessura (V), al suo termine attraversare verso destra su placca e poi salire piú facilmente. Stando sulla destra si evita di smuovere i sassi all’uscita, andando a sostare sulle catene della discesa. V, 35m


Via Tutto in traverso, VI+, 140 m***

Informazioni: via con belle fessure e placchette su roccia ottima.
Attacco: vedi Via Attraverso il passato continuare scendendo, si aggira uno speroncino e si incontra l’attacco di “GGG” quindi “Marcellino Pane e Vino” e alla fine “Tutto in traverso”.
L1: salire su rocce rotte verso sinistra alla fessura fino alla sosta. IV. 20m.
L2: attraversare verso sinistra, superare la vecchia sosta sulla sinistra e salire su rocce instabili sulla sosta sulla placca sotto lo strapiombo. II, 15m. Possibile concatenare con L1 saltando qualche spit.
L3: attraversare a sinistra fino alla fine poi seguire una fessura, attraversare a sinistra fino alla sosta alla base del diedro. VI+/A0, 30m.
L4: seguire il diedro, poi la splendida fessura fino alla sosta. V+, 30m.
Si puó salire dritti per l’uscita diretta (VI) o per la variante dello Zio (VI)
L5 (Variante dello Zio): attraversare verso sinistra la placca, quindi salire verticalmente. VI, 35m.
L6 : prendere le facili lame verso sinistra, quindi salire verticalmente e uscire. Sostare su pianta. IV, 15m.
Discesa: Scendere verso destra (faccia a monte) seguendo i bolli gialli e le catene che riportano all’attacco.
Materiale: 2 mezze e qualche friend (0.4-1 BD), qualche cordino.



 

 

Pilastro Rosso, 550m

Via Panzeri-Riva, ED-, VIII-(6c+)/A1 (6a obbl), 210m**
 

Informazioni:
Via storica che ha rappresentato per anni un banco di prova per gli alpinisti lombardi. Molto discontinua sia come difficoltà (dal 5a al 6c+) sia come qualità della roccia (viscida il primo tiro, ottima i tiri intermedi, friabile l'ultimo tiro), in parte riattrezzata a resinati. Soste attrezzate.
Relazione: http://larioclimb.paolo-sonja.net/falesie_lecco/pilastrorosso/
L1 Salire nel camino strapiombante, roccia viscida e svasa, in loco qualche resinato e chiodi per passarla in A1, utili friends grossi (2-4 BD), 6c+/A1, 40m.
L2 Salire a sx della fessura su muro verticale a tacche e gocce, chiodatura distanziata, tratto finale roccia friabile per frana, 6a+ 40m
L3 Strapiombino appigliato, quindi traversare a sx su lame, roccia delicata, 5b 40m
L4 Salire verso dx ad un altro diedro nero, uscirne nettamente a sx traversando in orizzontale su cengetta con prese e appoggi sfuggenti,  5a 30m
L5 Salire il diedro, impegnativo e continuo, 6c/A1 35m
L6 Salire per diedri rotti e lame instabili fino alla cengia sommitale, roccia a tratti rotta, 5a 30m
Discesa: traversare a dx (faccia a monte) sulla cengia, quindi abbassarsi 5m. Prima calata sul lato dx dello spigolo, in leggero obliquo a sx alla seconda catena, da cui con 3 calate diritte si ritorna alla base
Materiali: corde 60m, 15 rinvii, nuts, friends medio grossi.


 

 

Zucco dell'Angelone, 1165m

Primo Sperone

Si prende il sentiero dietro il bar della funivia e si seguono i segnali. Si sale il bosco ripido con qualche passaggio attrezzato (3 min)

Via Sole, Fiabe e Freud, 5c, 90m**
Via con diverse manette, in mezzo ad altre vie (e quindi gente).
L1 placca ammanettata 4a
L2 placca aderenza 5b
L3 salire sul risalto passando un po' di roccia marcia, 5b+
L4 evitare a dx uno strapiombino poi per un diedrino ad una terrazza comoda 5c

Secondo Sperone

Si prende il sentiero dietro il bar della funivia e si seguono le indicazioni. Si sale il bosco ripido con qualche passaggio attrezzato (30 min)

Via Sambando, 6a, 80m***
Via bella e varia, la prima metà di aderenza la seconda in camino.
L1 Placca di aderenza pura, non c'è niente, delicata 5c+
L2 aderenza con qualche buco 4c
L3 subito a dx salendo una pancia (passo chiave) poi piu facile su canne 6a
L4 placca lavorata e camino molto bello 5c.

Via Lumaca di vetro, 5c, 120m***
Via carina con il primo tiro di aderenza poi piu lavorata.
L1 Placca compatta di aderenza, delicata 5c.
L2 Traversare a dx la pancia su un diedrino con buone prese poi placca su canne e buchi 5b.
L3 Salire facilmente obliquando a dx, al diedro con pianta stare a sx e salire un piccolo risalto dove si sosta 4c.
L4 Salire dritto poi nettamente a sx dentro un bellissimo diedro fino alla sosta sulla dx 5b+


 

Terzo Sperone

Si prende il sentiero dietro il bar della funivia e si seguono le indicazioni, qualche passaggio con catene (30 min)

Via Foto di Gruppo con Signorine, 5c/A0, 90m***
Via varia, la prima metà di aderenza quindi con belle prese.
L1 Bella lama, poi traversare a sx alla sosta 4b
L2 placchetta a buchi 4b, L3 placca quindi tratto verticale 4c
L4 Strapiombo con fessure e tacchette 6a. Si può continuare sul Quarto sperone con un tratto ferrato.

Quarto Sperone

Arrivare al Terzo sperone, attraversare il canalone ghiaioso e si e’ alla base del Quarto sperone (30 min)

Via Condorpass, 5b, 230m***
Bella via anche se un po' discontinua.
L1 Gradoni facili e diedro, 4c.
L2 Verso sx aggirando una placca compatta fino ad uno sperone dove si sosta 4c.
L3 Salire un canalino poi a sx con misto giardinaggio 4a.
L4 Salire per lame e fessure poi gradoni 4a.
L5 Placca a sx poi un diedro fino ad un terrazzino 5a.
L6 caminetto con buone prese 4a
L7 Facili rampe fino alla cresta 4c.
L8 continuare sul filo della cresta 4c,
L9 ultima facile placchetta 4a e poi alla cima (II).
Discesa per sentiero segnalato.

Via Schiavi della Pietra, 5b, 130m***
Via carina, qualche tiro discontinuo.
L1 Belle prese verticali fino alla terrazza 5a.
L2 Simile al precedente piu facile con bella fessura ad incastro 4a
L3 Aggirare un risalto e salire un bel muretto ammanigliato 5b,
L4 verso sx ad un caminetto poi facili gradoni 4a,
L5 Diedrino fino alla cresta finale 5a.
L6 continuare sulla crestina sostando sulla spalla destra dello sperone poi in cima 4b

Bastionata

Arrivare al Quarto Sperone e continuare a sx nel bosco. (30 min)

Via Coma Etilico, 5c, 100m***
Via a fessure e lame, poco protetta, utili friends medio grandi.
L1 fessura e diedro 4b
L2 lame poi placca non banale 5c.
L3 Traversare a dx e rientrare a sx alla sosta, , poco protetta 4a.
L4 maniglia e diedro fino alla cima 5a.

Rocca di Baiedo

Via Solitudine, 5c, 190m**
Informazioni:
Partenza a sx della frana ove c'è una cavernetta-diedro. L1 4 spesso bagnato,
L2 5a/A0 placca liscia,
L3 3b placca ma ben appigliata,
L4 4a uguale,
L5 4b uguale,
L6 5c placca.

 

Zuccone Campelli, 2158m

Pilastro Meridionale
Via Mauri Castagna, VII, 140m****

Informazioni:
Dall'arrivo della funivia dei Piani di Bobbio dirigersi verso il Rif. Lecco e quindi in fondo al Vallone dei Camosci dove si distinguono i 3 pilastri dello Zuccone Campelli. Quello meridionale è quello tutto a destra più basso. La via parte subito a sx del canalone SEM.
L1 salire un pilastrino fino alla prima cengia erbosa, V, 25m
L2 continuare fino alla cengia successiva sostando a sx all'inizio nel diedro, V, 30m, possibilità di unirli
L3 salire il bel diedro verticale ma ben ammanigliato fino alla cengia, IV+, 30m
L4 salire il vago diedro fino alla cengia che sovrasta il torrione principale di destra, VI+, 30m
L5 Superare direttamente il muro in leggero strapiombo, 2-3 passi sostenuti, VII, 25m.
Discesa: in doppia dalla via.
Attrezzatura: 10rinvii. Resinati e soste attrezzate.


 

 

Zucco di Pesciola, 2092m
Cresta Ongania, AD, III+, 400m***

Informazioni: Bella via anche se discontinua. Portare friends, nuts e qualche chiodo per le soste.
Da Barzio (LC) raggiungere i Piani di Bobbio in funivia ed il rif. Ratti e quindi il rif. Lecco. Guardando verso est il vallone davanti è chiuso a sx dallo Zucco Barbisino, il fondo lo Zuccone Campelli, e a dx lo Zucco di Pesciola, sulla cui evidente cresta ovest si snoda il percorso descritto.
L'attacco si raggiunge dal rifugio Lecco inizialmente per sentiero che si lascia poi salendo a sinistra.
Attacco con anello di sosta
L1 salire un muretto, attraversare una cengia e quindi una paretina fino ad un terrazzino (II)
L2 salire un risalto e poi un canale, uscire a dx (IV-)
L3 conserva fino ad uno spuntone con anello
L4 facile, quindi salire a sx un diedro, quindi breve placca (II+)
L5 conserva scendere x sentiero fino ad una selletta
L6 salire una placca vs dx fino ad un enorme spuntone con anello di sosta (III).
L7 salire dritto per roccette fino ad un'enorme clessidra. Passare poi su una paretina a destra fino a raggiungere la cima di un torrione, scendere e proseguire per sentiero fino ad un intaglio, lì scendere ancora e risalire (II)
L8 seguire il sentiero verso destra per 60 metri fino ad un camino
L9 ancora per qualche metro di sentiero, poi paretina di 7-8 metri. Sosta su grosso spuntone (III+)
L10 traversare orizzontalmente superando un intaglio e poi seguire il sentiero verso destra sino alla base di un canale camino.
L11 risalire il canale camino fino alla vetta (III+).


 

Spigolo dei Bergamaschi, AD+, IV+, 130m**

Informazioni: Via tranquilla ideale per corsi, un passo nel diedro più duro (se non si arrampica da tempo si sente). Attrezzata con fittoni resinati, lunghi sul facile. 3 "amici" all'imbrago fanno sempre comodo.
Dall'arrivo della funivia salire al rif. Lecco, quindi risalire il vallone dei camosci, attraversare sulla sx orografica e puntare al secondo torrione contando da destra e risalire i pendii erbosi sino alla base. A sx una scritta nera "Spigolo Berg" a destra corre la Bramani Fasani, fate quella meno affollata...
L1 salire la placca liscia spesso freddina verticalmente IV+ poi spostarsi a dx sul filo dello spigolo, IV e poi III (IV+, 30m)
L2 continuare su rocce facili III, poi obliquare a sx IV- fino ad una cengia (IV-, 30m)
L3 salire dei gradoni III, e poi traversare a dx fino alla base del grosso diedro che si sale IV+ fino alla sosta (IV+, 30m)
L4 Traversare qualche metro e poi salire verticalmente il facile camino che sale in cresta (IV, 40m).
Salire per la cresta Ongania per 2 tiri fino in vetta. Continuare la cresta che scende fino alla bocchetta e scendere il canalone a sx (neve fino a stagione inoltrata)


 

Via Patrizia, D+, 6a (5c/A0), 210m**

Informazioni: Via molto discontinua con molti parti di erba, tiri abbastanza corti difficilmente concatenabili visti i tiri di collegamento su erba. 2-3 tiri carini, un po' pochi per 210m di via...
Attacco: dalla funivia di Barzio in direzione del rifugio Lecco, arrivati al rifugio, seguire il sentiero degli Stradini, passare la Bocchetta del Pesciola (1779m) e continuare sul sentiero degli Stradini per circa 30min, superare l'attacco della ferrata Domenico Rebuzzini (cartello giallo posto su una roccia dietro di voi, dovete girarvi !). Superate un primo canale sulla sinistra, continuate ancora su una cengia esposta con corrimano e arrivate ad un secondo canale sulla sinistra. Risalire per circa 10 metri il canale sino allo spigolo della torre a sinistra, dove un bollo rosso un po' sbiadito e un anello cementato segnano l'attacco della via.
L1: salire lungo lo spigolo destro (spesso bagnato) superando alcuni passaggi delicati, poi spostarsi a sinistra e superare una paretina, proseguire su erba qualche metro a sinistra e sostare poco dopo (5c, 25m).
L2: salire la rampa erbosa verso sinistra e superare una placchetta di 2m un po' di forza. Sostare subito (5c, 15m).
L3: salire a destra della sosta, piccolo strapiombo ben ammanigliato, poi proseguire piu facilmente lungo il filo dello spigolo andando prima a destra e poi a sinistra. Proseguire per rocce più lavorate alla sosta (5c, 25m)
L4: superare una breve placca facile poi per erba salire verso sinistra verso la base del muro successivo, dove si sosta (3c, 25 m)
L5: salire dritti sul muro verticale con appigli svasi (1 passo 6a azzerabile), uscire con difficoltà su un terrazzino erboso e sostare qualche metro oltre (6a/A0 1 passo e 5c, 25m)
L6: salire verso destra su erba fino ad incontrare sulla sinistra un diedro obliquo da destra verso sinistra che dopo diviene camino. Sostare al suo termine (4b, 20m)
L7: traversare orizzontalmente a sinistra lungo la cengia fino al suo termine e salire il diedro , sostare subito dopo su terrazza erbosa (4c, 20m)
L8: salire la paretina verticale verso destra poi verso sinistra e sostare su di una cengia erbosa (4c, 20m)
L9: spostarsi verso destra e salire verticalmente con difficoltà decrescenti senza percorso obbligato sino ad terrazzino erboso dove si sosta (3c, 20m)
Discesa: Salire i prati verticali rimanendo sulla cresta. Superare una sella sulla sinistra e passare sul versante a sinistra e continuare a salire su erba ripida rimanendo vicini alla parete rocciosa a destra. Quindi per qualche passo su detriti instabili proseguire ancora su pendii ripidi erbosi fino alla cresta. Raggiungere la vetta con la croce (2159m) mediante un comodo sentiero di cresta erboso. Scendere sul versante opposto a quello di salita seguendo l'evidente sentiero che conduce ad un canalle ripido e ampio (Canalone dei Camosci), scenderlo fino alla base. Se presenti molte persone possibile continuare sulla cresta, scendere un risalto roccioso ripido (catene) fino a raggiungere un' altra sella prima di raggiungere la madonnina dello Zuccone di Pesciola (2094m). Da questa sella scende il Canalone della Madonnina meno ripido del Canalone dei Camosci. In ambedure i casi raggiungere il Rif. Lecco verso sinistra e quindi l'arrivo della funivia.


Massiccio della Presolana
Presolana Occidentale, 2521 m
Versante Sud
Via Normale (Medici - Curò), PD+, II+, 300m***

Informazioni:
Dal Passo della Presolana si segue il sentiero che porta alla Grotta dei Pagani (2h) quindi a destra della grotta per un canaletto di rocce rotte si sale fino alla parete che strapiomba, qui si traversa a sx fino ad incontrare uno stretto camino che si sale, quindi si attraversa un canale per attaccare una placchetta liscia (catena, II+). Alla fine si prende a sx continuando a salire per roccette rotte fino ad una cengia che si percorre verso ovest fino ad un canalone che scende dalla cima. Si attacca il canalone per una paretina verticale con buoni appigli fino ad un fittone. Quindi si prosegue nel canalone (occhio i sassi !) fino alla cresta che poi porta in cima sulla dx (1h30). 
 

nel 1993


 

nel 2006

 

Presolana Occidentale
Versante Sud
Via Balicco Botta, D+, V, 200m**

Informazioni:
La via percorre la parete sopra il cengione che si raggiunge con la via normale. Via con 3 chiodi in via, solo sul secondo tiro di IV+, roccia discreta sui primi due tiri e buona sugli ultimi tiri. Nessuna protezione, a parte il chiodo che ho messo, sul tiro chiave.
Si attacca nell'unico tratto del cengione dove la roccia lo permette, 5 metri a dx di una piccola rientranza sotto gli strapiombi.
L1 Si sale obliquando sempre a dx su roccia discreta a tratti fragile per 20m poi su dritti per altri 20, qualche diedro per sostare. Se siete fortunati trovate un chiodo (io l'ho trovato proseguendo al secondo tiro), IV+.
L2 continuare su dritto piegando a dx salendo su rocce discrete (2 ch in realtà utili solo per indicare la via) e sostare a sx di un grosso spuntone sotto a delle placche liscie (1 ch), IV+.
L3 proseguire per un canale camino verso destra salendo alcuni blocchi incastrati fino ad un terrazzo, III+.
L4 salire dritti per 10 m per il diedro evidente leggermente strapiombante... è certamente più di V- della guida, tranquillamente un VI. Se invece a metà del diedro, prima che strapiombi si piega a dx il grado può corrispondere. Lasciato 1 ch nel diedro. Sostare in cima al diedro.
L5 facilmente sulla cresta, II.
Da qui raggiungere la cima della Presolana seguendo gli ometti che portano alla croce.
Discesa per la normale.

 

Presolana Occidentale
Versante Nord
Spigolo Nord Ovest - Via Castiglioni Bramani Gilberti, TD, V+ (1 p. VI), 300m
****

Informazioni:
A vedere questo spigolo dal rifugio Albani viene sicuramente voglia di salirlo, meriterebbe 5 stelle solo per l'estetica. Purtroppo la roccia è bella solo in un paio di tiri, il resto è un po' marcia, un po' erbosa, insomma c'è di meglio. La via è stata aperta da Castiglioni, Bramani e Gilberti nel 1930. Oggi ci sono parecchi chiodi in via e soprattutto è attrezzata per le calate in doppia su spit con catena. Normalmente si percorre la via sino al termine delle difficoltà come abbiamo fatto noi prima degli ultimi 2 tiri di III su roccia marcia.
Da Colere due possibilità: se sono aperti gli impianti (stagione sciistica, luglio solo alcuni weekend e agosto tutti i giorni, controllare) raggiungere la stazione di arrivo Cima Bianca (2070 Mt.), da qui si segue il sentiero n. 311 sino al rifugio Albani da dove una breve traccia piana dietro il rifugio permette di portarsi in direzione della parete nord e quindi al sentierino attrezzato che conduce all'attacco. Se gli impianti sono chiusi (come il ns caso) seguire il sentiero n. 403 che sale attraverso boschi al rifugio Albani. Dopole vecchie baracche dei minatori si stacca una traccia sulla sx che sale verso lo spigolo (ometti). In corrispondenza dell'intaglio dove si trova una lapide c'è l'attacco.
L1 spostarsi sulla paretina a destra dell'intaglio obliquando a destra su roccia non sempre buona. Sosta su terrazzino (5 ch). 50m, III+
L2 salire la lama a destra della sosta e proseguire per terreno più semplice, superare una nicchia e raggiungere la base di un diedro aperto, salire sino a raggiungere la sosta su terreno friabile (6ch). 55m., IV+ (presenti 2 soste intermedie)
L3 salire lungo la fessura a sinistra della sosta (IV) che dopo pochi metri diviene canale (III). Ad una cengia traversare a sinistra camminando (I) fino alla sosta sul filo dello spigolo (sosta su due spit con anello per la calata). 25m, IV
L4 tiro chiave. Spostarsi a sinistra oltrepassando il filo dello spigolo, salire qualche metro per una parete molto appigliata e proseguire lungo il filo dello spigolo (1 spit, VI o V/A0), e ritornare a sinistra, salire fino ad incontrare una sosta intermedia, traversare a sinistra lungo una placchetta (3 ch, V+) sino a raggiungere un grosso buco dove si sosta, 40m, VI
L5 alzarsi per qualche metro (V+, 3 ch) e traversare a destra sino a incontrare un diedrino, proseguire dritto per poi attraversare verso destra passando sotto a dei tetti ben appigliati (IV+) fino ad una placca ove si trova la sosta a spit attrezzata per la calata. 30m, V+
L6 salire lungo il diedro sino ad un salto verticale di roccia marcia. Qui traversare verso destra (1ch) sino ad uscire su di una parete appoggiata (III) ed erbosa con dei bolli arancioni (tiraggio corda). Riportarsi sul filo dello spigolo dove si trova un grosso spuntone con dei cordini, continuare sulla cresta (II) per 10 metri dove si trova la sosta di calata. 50m, IV.
Si può proseguire per altri 100m su terreno instabile (III) fino al cengione Bendotti e poi la vetta della Presolana Occidentale. Quasi tutte le cordate interrompono qui la salita e scendono. Discesa: seguire i bolli e le frecce arancioni che vi guidano alle rispettive calate dapprima sul versante dx faccia a monte poi sullo spigolo.
Materiale: cordini e friends (0,5-2 BD)


 

 

Presolana Centrale, 2517 m

Spigolo Sud, Via Longo, D, IV+, 300m***

Informazioni:
Dal Passo della Presolana si segue il sentiero che porta alla Baita Cassinelli (1568m). Da qui seguire il sentiero 315 che sale verso la parete sud e che conduce al bivacco Citta di Clusone, poco prima di giungere al bivacco, seguire una traccia sulla destra in direzione della parete (sentiero 328 per il monte Visolo).La via sullo spigolo è la prima ch esi incontra
L1 sul fianco W dello spigolo per ripide rocce fino allo spigolo IV.
L2 salire la placca a buchi  V- (variante)
L3 proseguire per un piccolo camino poi fino ad uno spuntone, quindi attraversare in diagonale la grande placca fino ad un ripiano IV Sopra avete una placca a buchi che spancia. Attenzione che ci sono altre vie spittate che percorrono la placca di difficoltà ben superiori.
L4 scendere di pochi metri a sx in un diedro canale e salirlo IV.
L5 superare un piccolo strapiombo IV+ che immette in un canale (III) uscirne a sx all'anello di sosta. Qui ci si può calare in doppia.
L6 proseguire verso la cresta lungo un altro camino IV. Gli altri tiri si sussguono in maniera monotona lungo la cresta III quindi II verso la cima.


 

 

Spigolo Sud, Via Spigolando, TD, VII (VII-obbl), 200m***

Informazioni
: Bella via sostenuta su roccia solidissima a destra dello Spigolo Longo. Forse un po’ forzata a cercare i passaggi difficili e spit non sempre a portata (attrezzata dall’alto nel 1998 da Colombo e Visini). Dal Passo della Presolana si segue il sentiero che porta alla Baita Cassinelli (1568m). Da qui seguire il sentiero 315 che sale verso la parete sud e che conduce al bivacco Citta di Clusone, poco prima di giungere al bivacco, seguire una traccia sulla destra in direzione della parete (sentiero 328 per il monte Visolo). Giunti sotto lo Spigolo Sud, si trova la scritta sbiadita di colore giallo Spigolando con una freccia. A sinistra attacca la via Echi Verticali, a destra una piccola grotta.
L1: attacco forse il pezzo piu duro della via, si passa una parete strapiombante e poi una placca a buchi. Continuare fino ad una cengia erbosa dove si sosta a sinistra (40m, VII / VII- obbl.)
L2: salire a sinistra, primo spit sulla destra difficile da rinviare, quindi salire dritti verso una parete verticale ( a sinistra degli spit la roccia e’ piu lavorata) e raggiungere la sosta. (30m, VI+)
L3: salire dritti su placca, passare un piccolo strapiombo e salire facilmente a destra fino alla sosta (40m, VI+)
L4: salire facilmente verso destra e quindi una placca a buchi continua fino alla sosta (25m, VI)
L5: salire ancora in verticale la bella placca a buchi e con un diedro raggiungere la sosta in comune con lo Spigolo Longo (25m, VI).
L6: dalla sosta salire lo strapiombo nettamente a destra (non salire dritti, solo qualche vecchio chiodo) e poi continuare lungo uno spigolo arrotondato a buchi molto bello da cui si esce sulla sinistra su una terrazza dove si sosta e ci si cala. Possibile continuare in cima su roccia rotta (III), necessari friends/nuts. (25m, VII-)
Discesa: in doppia lungo la via o lungo lo Spigolo Longo.
Materiale: 12 rinvii, 2 mezze corde, qualche friendino se si arriva in vetta



Spigolo SSW - Via Bramani Ratti, TD-, V+, 300m****

Informazioni:
Via molto carina, tra le migliori che ho fatto in Presolana. Gli ultimi 4 tiri sono continui ma molto belli.
Dal Passo della Presolana si segue il sentiero che porta al biv Clusone (1h30) poco prima, salire per il sentiero che va al Visolo e quindi per ripidi pendii erbosi nell'anfiteatro. Salire alla base dello spigolo SSW.
L1 rimontare lo sperone, superare la fessura centrale in leggero strapiombo (2 ch) poi rocce più facili vs sx, IV+, 40m
L2 rimontare il diedro, superare una sosta intermedia e uscire a dx dello spigolo, salire facilmente fino alla sommità dello sperone (4ch), III+, IV, 40m
L3 scendere dalla selletta e poi salire per roccia ammanigliata (1ch) alla sosta alla base di una placca III+, 20m
L4 Obliquare a sx (1ch, occhio roccia marcia) e risalire alla base del diedro rossastro che conduce alla lama sotto il tetto III+, 40m
L5 Salire il diedro (1ch, V) quindi prendere la lama (esposto) e seguirla fino alla fine (utili friends 2-3 BD), V, 40m
L6 salire vs dx fino ad una fessura strapiombante (1ch, V+), salirla poi salire il diedro (IV+) fino ad un terrazzino posto sopra la sosta precedente, V+, 30m.
L7 salire la placca a buchi (V) poi seguire un diedro verso dx (V+ sostenuto, 3 chiodi) e rimontarlo completamente. Ad una sosta intermedia continuare a salire verso sx per rocce più facili (IV+), V+, 50m
L8 salire lo sperone per rocce facili (III) quindi arrivati alla base di uno strapiombo con una sosta salire la torre a dx e prendere la roccia ammanigliata davanti (III+, no protezioni) fin sotto il diedro (1ch) che si risale,  faticosa l'uscita (V+), V+, 50m.
Discesa in doppie lungo la via: tre doppie fino alla partenza del L6, quindi calarsi nel vuoto ed utilizzare una sosta a metà parete, quindi calarsi nel canale sx or. e con un'altra doppia si arriva nel canale all'altezza del punto di attacco che si raggiunge con facile scalata
Utili cordini e 1 set di friends 0.4 - 3 BD.

 

 

Spigolo SSW - Via Scandella Fantini (Via della Madonnina), D+, V, 200m*

Informazioni:
Via abbastanza mediocre, la grande fessura che si vede dal basso di fatto non viene toccata. Roccia a tratti friabile.
Dal Passo della Presolana si segue il sentiero che porta al biv Clusone (1h30) poco prima, salire per il sentiero che va al Visolo e quindi per ripidi pendii erbosi nell'anfiteatro. Salire alla base dello spigolo SSW.
L1 rimontare lo sperone, superare la fessura centrale in leggero strapiombo (2 ch) poi rocce più facili vs sx, IV+, 40m
L2 rimontare il diedro, superare una sosta intermedia e uscire a dx dello spigolo, salire facilmente fino alla sommità dello sperone, III+, IV, 40m
L3 scendere dalla selletta e poi salire per roccia ammanigliata alla sosta alla base di una placca III+, 20m
L4 traversare a sx per placche verso la grande fessura che taglia in obliquo e si infila sotto i tetti a sx, IV.
L5 salire la parete verticale, stando fuori dalla fessura che è bagnata, IV.
L6 per placca verticale con pochi appigli fino ad incontrare un canale sullla sx. Salire per 100 m questo canale (II) fino in cresta, noioso.
Discesa in doppie a dx nel canale a dx dello spigolo. Attenzione i sassi le prime doppie. Utili cordini x clessidre e friends 1/2 - 2.