Gruppo Bernina
Bibliografia:
Canetta-Miotti -
Bernina - CAI TCI
Bonacossa-Rossi- Masino Bregaglia Disgrazia - CAI TCI
Piz Gluschaint, 3594m
Informazioni:
Salita ideale per un corso di alpinismo, breve parete di neve/ghiaccio di 200m
di dislivello e 100m circa di cresta con alcuni passaggi di misto interessanti.
Da Pontresina prendere il lungo sentiero che arriva alla Ch. Coaz (4h30,
possibile prendere la carrozza per evitare 7km di Val Roseg). Prendere piede sul
ghiacciaio e seguire gli ometti che conducono in direzione SE fino a q. 2800,
poi piegare in direzione ESE fino a q. 2900 aggirando dei seracchi ae arrivando
ad un colletto ghiacciato. Qui puntare WSW lungo un vallone privo di crepacci e
quindi a q. 3100 verso lo spigolo NNE del Gluschaint. La parete NW si trova
subito alla sua dx. Salire la parete a 45° fino allo spigolo della cresta, qui
proseguire lungo la cresta con un difficile salto iniziale, poi più facile fino
in cima.
Discesa dalla parete E. Noi siamo scesi dalla stessa parte essendo avvolti dalla
nebbia e non essendoci alcuna traccia.
Pizzo Bernina, 4048m
Biancograt, D-, 600 m *****
Informazioni:
Proprio una bella salita, a cominciare dalla bella rifugista Carolina della Capanna
Tscherva. Partiamo la mattina alle 3.00, arriviamo alla Fuorcla Prieusla alle
6.00, ci leghiamo e procediamo in conserva assicurata dopo il primo tiro
su rocce instabili. Dopo alcuni blocchi molto aerei arriviamo sulla cresta
famosa che si muove sinuosa davanti a noi. Saliamo stando sulla dx fino al Pizzo
Bianco (3h). Da qui comincia un po' di marcio, preferibile stare sulla sx.
Alcuni passaggi molto aerei rendono interessante la salita. Qualche doppia utile
per accelerare un po' per arrivare alla sella che divide il Pizzo Bianco dal
Bernina. Quindi sulle ultime rocce facilmente in vetta (3h dal Pizzo Bianco).
Pizzo Palù Orientale, 3882 m
Sperone Nord, Via Kuffner, D, 500 m *****
Informazioni:
Partiamo alle 4.00 dalla Capanna Diavolezza e per tracce si arriva alla Fuorcla
Trovat. Sotto il Cambrena alcuni passaggi labirintici sulla normale. Al pianoro
prendiamo a dx, nessuna traccia, i crepi sono dappertutto e in tutti i sensi.
Stiamo con le antenne dritte. Arriviamo all'attacco alle 7.00. Si inizia con 2
tiri su placche sporche per arrivare sulla cresta dello sperone. Da qui comincia
la magnifica cavalcata, stando in cresta la roccia è solida e pulita. Alla torre
il passaggio dato di IV+ (????) lo azzero. Chiodo e fettuccia in loco, mi sa che
non sono il solo. Quindi si prosegue con arrampicata fantastica. Il ghiaccio lo
incontriamo a soli 200 m dalla vetta che raggiungiamo alle 13.00.
Gruppo Disgrazia
Monte Disgrazia, 3678mInformazioni:
Una salita molto estetica, una specie di Cresta Signal in piccolo ma che offre
dei passaggi di misto proprio belli.
Noi siamo andati purtroppo in 3, che non è la migliore delle soluzioni e per di
più abbiamo fatto traccia, riparando e rinforzando tutte le calate per le
doppie. Per quelli che la faranno quest'anno non ci sarà problema. Materiale 1
picca, 1 corda da 50 m, 2 chiodi da ghiaccio e 3-4 da roccia, qualche friend
medio piccolo, ramponi.
Da Chiesa Val Malenco (SO) prendere per Chiareggio e parcheggiare in fondo alla
strada. Attraversare il fiume e salire all'Alpe Ventina (Rif. Porro, 45 min).
Salire per il ghiacciaio Ventina aggirando la roccia quotata 2882m e salire per
il ghiacciaio (alcuni tratti ripidi). Costeggiare salendo in mezza costa dove il
ghiacciaio è piatto e puntare in direz. NNW verso il Biv Taveggia (2845m, 3h, 6
posti, carino). Sotto il bivacco salire per rocce (PD) fino al colle. Da qui
scendere e in direzione NW passare sotto i pendii di P. Kennedy, quindi salire
la parte finale ripida in direz. W fino al Biv. Oggioni posto al Colle del
Disgrazia (3151m, 4h50', 9-12 posti, coperte, no gas). Bellissima vista sulla
nord del Disgrazia.
Dal Bivacco salire il pendio che porta alla cresta poi seguire la cresta per lo
più rocciosa (solidissimo serpentino) che sale e scende. Preferire stare in
cresta e quando non possibile stare vs sx. Prima della lunga cresta nevosa
orizzontale occorre superare una decina di metri di placca (III, 1 chiodo)
quindi la cresta diventa nevosa e molto affilata. La cresta poi porta alla
cosiddetta Corda Molla (45°) che si impenna sotto la bastionata finale rocciosa.
Qui, salire centralmente verso sx. La roccia è ben segnata dal passaggio dei
ramponi e ogni 25 metri si dovrebbero incontrare delle soste. Noi le abbiamo
trovate in pessimo stato. Salire per rocce per lo più solide (II-III) fino al
bivacco e di qui in cima. Se volete sperimentare del misto sul V-V+ salite
dritti sotto la cima.
Discesa per doppie (7-8), di cui la prima direttamente sotto il bivacco
Pizzo Cassandra, 3226m
Informazioni:
Cima facile con innumerevoli varianti di salita sia sulla parete nord est sia
sui diversi canali più facili della parete nord ovest.
La via scelta sale la parete nord est nella parte centrale su neve (45-50°) e
brevi saltini di ghiaccio (60-70°) da fare in conserva, quindi affronta
direttamente la bastionata rocciosa che porta alla vetta attraverso canalini di
neve/ghiaccio e passi di misto (IV).
Da Chiesa Val Malenco (SO) prendere per Chiareggio e parcheggiare in fondo alla
strada. Attraversare il fiume e salire all'Alpe Ventina (Rif. Porro, 45 min).
Salire per il ghiacciaio Ventina puntando alla cima del Cassandra e alla sua
parete nord est. L'attacco si trova a circa 2750m, si sale un canale nevoso (noi
lo abbiamo trovato parecchio svalangato) e quindi sotto due torrioni rocciosi
piegare a dx per un canalino, quindi riprendere a salire dritti puntando ad una
piccola cascata sulla sx (70°), continuare per 50m e superare un'altra fascia
rocciosa che porta al pendio nevoso sotto il triangolo roccioso della vetta. Qui
tre scelte: la classica, piegare a sx lungo un pendio nevoso e raggiungere la
cresta est che sale facilmente in cima. Altrimenti si può salire traversando
verso destra fino a raggiungere lo sperone nord che si segue facilmente fino
alla vetta. Noi siamo saliti centralmente lungo canalini e goulotte, qualche
passaggio di misto (IV) verso destra uscendo sotto la vetta nevosa.
Discesa lungo la cresta ovest che porta alla forcella a q. 3097 da cui si scende
nuovamente sul ghiacciaio Ventina.
Materiale consigliato: 2 picche, 2 viti (a seconda delle condizioni), 3-4
friends medio piccoli, nuts.
Cima di Rosso, 3369m
Parete Nord, Via Amstutz-Bonacossa, AD+, 350m
Informazioni:
Nel Gruppo del Disgrazia, rappresenta una bella cima facile.
Dal rif. Forno al Maloja si parte alle 4.00 per essere alla base della parete
alle 6.30. La via va su dritta per la paret nord con pendenze regolari a 45° con
tratti a 55°. Arrivati in cresta, si prosegue per rocce buone ma esposte fino in
cima. Discesa lungo la normale su ghiaccio.